WebTv, l’OdG attacca il Comune. La replica: Non siete un sindacato

jerL’infinita telenovela sulla web-tv del comune di Napoli si arricchisce di un nuovo capitolo: dopo le proteste del Coordinamento Giornalisti Precari della Campania ed il Tar prima ed il Consiglio di Stato poi, che obbligavano il Comune a pagare una forte multa, stavolta è la sezione campana dell’Ordine dei Giornalisti a puntare il dito contro la chiacchieratissima web-tv comunale e verso la scelta di ricorrere a giornalisti anziani e volontari, a dispetto di ogni concorso e regole di trasparenza. Durante la conferenza stampa di presentazione della web-tv, la Iervolino ha comunque sottolineato che “l’obiettivo non è solo di informare i cittadini sulle attività comunali, ma anche di creare un collegamento diretto e moderno tra l’ente ed i cittadini”. Il sindaco ha poi sottolineato che la web-tv non sarà “un antidoto contro la disoccupazione”, ma che allo stesso tempo si spera che “si possano trovare le risorse necessarie per la realizzazione di un concorso per giornalisti”. Ma la grande sorpresa della giornata è l’attacco frontale che l’OdG ha lanciato contro la selezione dei giornalisti: in una nota firmata dal presidente Ottavio Lucarelli, il vice Mimmo Falco ed il segretario Giancarlo Coppola, infatti, l’Ordine parla per la prima volta di “lavoro nero all’interno della web-tv”, e ricorda di essere intervenuto già l’anno scorso “facendo annullare il primo bando per la scelta del direttore e poi schierandosi al fianco di chi, pur avendo presentato domanda al successivo bando, è stato escluso dal Comune”. Il riferimento è al risarcimento imposto dal Tar e poi dal Consiglio di Stato nei confronti di Francesco Bellofatto, Angela Mazzocchi e Lucilla Parlato, i giornalisti professionisti esclusi dopo il concorso in quanto Vincenzo Lipardi, responsabile del Dipartimento Comunicazione istituzionale, tecnologie e società dell’informazione di Palazzo San Giacomo, aveva annullato la selezione, preferendo scegliere come direttore un illustre pensionato Rai, che avrebbe collaborato in maniera volontaria. A rincarare la dose, il Coordinamento Giornalisti Precari ha poi spiegato come sia “una
telenovela paradossale quella della web-tv, che ha iniziato avendo in organico una folta pattuglia di giornalisti pensionati ultrasessantenni, non si sa se retribuiti o, peggio ancora, operanti a titolo gratuito”. Assente alla conferenza, invece, Assostampa, che, in una nota inviata a fine giornata, chiede: “in nome della trasparenza e della legalità un confronto urgente per il mantenimento dei livelli occupazionali e per avere garanzie di trasparenza per la composizione della redazione”. Non si sono fatte attendere le repliche istituzionali e della web-tv stessa. Giuseppe Mariconda, il direttore del canale in rete, ci è andato giù duro, specialmente nei confronti dell’Ordine dei Giornalisti: “O non ha capito che cosa si è detto in conferenza stampa sulla richiesta di testimonianze ad alcuni prestigiosi giornalisti campani, cosa grave per un cronista (si riferisce al presidente Ottavio Lucarelli, ndr), o non sa che al Comune ai dipendenti giornalisti è applicata la legge 150 mentre in altri enti locali no, cosa altrettanto grave per uno che si improvvisa sindacalista”. Ed aggiungendo: “D’altra parte è presidente dell’Ordine, lasci allora al sindacato la tutela contrattuale dei dipendenti giornalisti anche della web tv”. Secco il commento di Ottavio Lucarelli: “Non comprendo il nervosismo e i toni offensivi del giornalista Giuseppe Mariconda che, al contrario di tanti colleghi precari e disoccupati, ha potuto festeggiare il Natale con un contratto annuale da trentamila euro come dirigente di staff del sindaco con delega alla direzione della neonata Web Tv del Comune. Gli ricordo solo che compito dell’Ordine dei Giornalisti è tutelare la professione e combattere l’abusivismo professionale. Lancio dunque un nuovo appello al sindaco Rosa Russo Iervolino affinchè nella Web Tv non sia alimentato il lavoro nero

A cura di Vincenzo Torino