I MAESTRI: EMILIO NOTTE
Dopo le esposizioni di Guido Tatafiore, Domenico Spinosa, e Augusto Perez l’Accademia di Belle Arti di Napoli presenta negli spazi della Galleria dell’Accademia la mostra personale di Emilio Notte a cura di Giovanna Cassese e Aurora Spinosa. L’evento espositivo che avrà luogo dal 25 maggio al 12 luglio 2012, rappresenta il quarto appuntamento della rassegna I Maestri, nata dalla volontà di approfondire la conoscenza di quegli artisti che hanno insegnato o si sono formati nell’istituto partenopeo, contribuendo con la loro opera al rinnovamento dell’arte napoletana. Artisti sempre attenti e pronti a sperimentare nuove forme di comunicazione, nuove tecniche e materiali diversi, in linea con quanto veniva realizzandosi altrove sul territorio italiano, europeo o, finanche, oltreoceano.
Emilio Notte è stato uno dei protagonisti della pittura napoletana e italiana tra la prima e la seconda metà del XX secolo. Presente alle Biennali di Venezia dal 1912 al 1948, lasciò un forte segno nell’ambiente artistico napoletano per la sua profonda conoscenza delle correnti pittoriche del Novecento e per la sua capacità di diffondere i principi non soltanto attraverso le opere ma tramite un’intensa ed apprezzata attività didattica svoltasi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove si era formato da giovane. Dalla sua scuola di pittura uscirono alcuni fra i maggiori esponenti dell’arte napoletana del secondo dopoguerra.
In occasione della mostra saranno esposte circa cinquanta opere tra dipinti e disegni rappresentativi della produzione artistica dell’autore con particolare riferimento ai suoi anni di docenza presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Sono di quegli anni lo straordinario Ritratto di Costanza Lorenzetti del 1929 della Galleria dell’Accademia di Napoli cui si accompagna il Ritratto di Domenico Salvatore del 1946 raffiguranti due docenti dell’Accademia che si uniscono al corpus di opere in mostra raccontando oltre la vita dell’Accademia, della quale Emilio Notte fu indiscusso protagonista, l’evoluzione della sua pittura verso il cosiddetto “ritorno all’ordine” propugnato dal Novecento, corrente cui il maestro si avvicinò dopo il trasferimento a Roma nel 1924.
Al fine di comprendere in maniera totalizzante la sua opera ed a testimonianza della sua vasta ed intensa attività, verranno esposte alcune tra le opere più significative della sua produzione come gli acrobati e gli arlecchini, ma anche quelle a carattere etico – politico come La Strage di Melissa. Non mancheranno nella mostra opere che evidenziano la sua maturazione artistica precedente all’arrivo a Napoli, formazione fortemente condizionata dall’avvicinamento con l’ambiente fiorentino così come dalla conoscenza all’opera di Cezanne, Boccioni e Sironi.
La scelta espositiva operata dai curatori evidenzia la volontà dell’Accademia di Belle Arti di Napoli di dare uno spaccato della vasta produzione di Emilio Notte che dedicò tutta la sua vita all’arte ed all’insegnamento nell’intento di propagare un nuovo linguaggio volto a rompere gli schemi della cultura tradizionale e ad aprire nuovi orizzonti di ricerca.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo edito da Arte’m che con i contributi di Enrico Crispolti, Gino Agnese, Aurora Spinosa, Giovanna Cassese, Angela Tecce, Paola Del Vescovo e Riccardo Notte, pone l’attenzione sui differenti aspetti della sua produzione e sulla sua figura di docente.
Agostino Falco