Solar Impulse fa scalo a Madrid
Dopo diciassette ore circa di volo, è giunto il momento di prendersi un piccolo break: Solar Impulse, il primo velivolo alimentato ad energia fotovoltaica, effettua la sua prima sosta tecnica all’aeroporto Barajas di Madrid, prima di proseguire verso la sua meta finale, ovvero Rabat, capitale amministrativa del Marocco. Nonostante 26 ore non siano un tempo esattamente ristretto, l’aereo ad energia solare è arrivato nella capitale spagnola in anticipo rispetto all’orario previsto, dopo essere partito da Payerne, in Svizzera, con un paio d’ore circa di ritardo, dovute alla presenza di nebbia. Sono stati compiuti dunque più di mille dei circa 2500 chilometri che separano il piccolo comune svizzero dalla meta prescelta. Il velivolo, che deve i natali a Bertrand Piccard ed André Borschberg (che ne è stato il pilota per la tratta), non ha stabilito nessun record per quanto riguarda velocità di crociera, la cui portata media è stata di circa 90 km/h; d’altra parte compensa benissimo con il vantaggio di non aver utilizzato neanche una stilla di combustibile, alimentato unicamente per mezzo delle 12000 celle fotovoltaiche di cui è dotato, che sono distribuite lungo le ali, lunghe circa 64 metri. Senza dubbio, l’esperimento sta… facendo luce sulle reali potenzialità del fotovoltaico, che si sta rivelando capace di sostenere energeticamente persino un viaggio intercontinentale, e che se ben sfruttato potrebbe davvero rappresentare una valida alternativa “verde” rispetto agli attuali carburanti. Se gli esperimenti continueranno ad andare per il verso giusto, verrà confermato il progetto di un viaggio intorno al mondo, auspicato per il 2014. Nel frattempo, si attende lunedì per il nuovo decollo dell’aereo, che verrà stavolta pilotato da Piccard, per gli 800 chilometri restanti (e per le circa 20 ore di volo previste).
Germana de Angelis