Mare pulito: maglia nera la Campania…
Il record negativo delle regioni con la minor qualità delle acque di balneazione va a Campania Abruzzo e Liguria, mentre le acque più pulite si trovano in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Basilicata Sicilia e Sardegna. È questa la fotografia scattata dal rapporto 2012 sulle acque di balneazione presentato oggi al ministero della Salute e relativo ai dati della stagione balneare 2011. Nelle regioni con la migliore qualità delle acque balneabili si è infatti registrata una percentuale di non conformità ai valori obbligatori di salubrità delle acque pari allo 0%. Al contrario, nelle regioni che registrano la qualità peggiore delle acque balneabili, la percentuale di non conformità ai valori obbligatori raggiunge il 2% nel caso della Campania, l’1,70% in Abruzzo e l’1,20% in Liguria. La qualità delle acque balneabili è valutata sulla base di due indicatori microbiologici, ovvero la presenza o meno dei batteri Enterococchi ed Escherichia coli.
L’analisi di Balduzzi. I dati sulle acque di balneazione, ha commentato il ministro della Salute Renato Balduzzi durante la presentazione del rapporto, «sono più che soddisfacenti: il miglioramento della qualità delle nostre acque continua. Inoltre, abbiamo le coste più controllate d’Europa e ce ne vantiamo, perchè questo diventa un marchio di qualità per il nostro Paese». A partire dal 2013, ha poi sottolineato Balduzzi, l’Italia avrà un nuovo sistema di valutazione: nel 2010 si è infatti iniziato ad applicare la nuova direttiva CE in base alla quale a seguito della valutazione sulla qualità delle acque di balneazione effettuata al termine di ogni stagione balneare, le acque saranno classificate nel 2013 in quattro classi, ovvero eccellente, buona, sufficiente e scarsa.
B.G