Violenza sulle donne, perché una su 2 non lascia il compagno
Riconoscono che «il loro amore è malato», ma ci restano insieme. Lo fanno per i figli, perché un matrimonio va salvato, perché al sud lasciarsi è più difficile. E gli abusi crescono i numeri hanno dell’inquietante: 63 donne uccise in Italia dal marito, dal compagno, dal convivente nei primi sei mesi del 2012; 3500 morti ogni anno nel mondo per violenza all’interno di una coppia. Poche, pochissime, le denunce quando ancora si sarebbe in tempo. Le donne non abbandonano il partner violento. Non lo fanno per i figli, perché un matrimonio che dura da tanto tempo va comunque salvato, perché al Sud si divorzia con più difficoltà.
Nello specifico, tra le donne nate negli Anni ’40, ’50, ’60, quando ancora non c’era la legge sul divorzio, l’allontanamento dal proprio uomo è inesistente, tra le donne nate negli Anni ’60 e ’70 si riscontra un abbandono entro 8 anni dall’inizio delle violenze, tra quelle negli Anni ’70 e ’80, entro quattro anni e mezzo, tra quelle negli Anni ’80 e ’90, entro un anno e mezzo.
Le regioni in cui più denunciano sono il Trenitno Alto Adige, l’Emilia Romagna, l’Umbria e la Toscana.
di Redazione