Amore squallido…Amore sublime…
Cara Rossella,
una mia cugina cinquantenne si è messa in un pasticcio senza fine, innamorandosi di un uomo sposato. Lei, single per scelta dopo un fidanzamento giovanile durato oltre dieci anni, adora quest’uomo che per me sfrutta solo la situazione, illudendola. Non ti descrivo i commenti che ormai sono di pubblico dominio. Ma non capisce che questo è un rapporto fasullo e che la moglie non la lascerà mai? La poveretta chiama quest’amore “sublime”, dice che uomini del genere non ce ne sono, che non ha mai amato né amerà più così, che il coinvolgimento che prova in quei momenti insieme vale la pena del distacco e della lontananza. Insomma, sembra un romanzo d’altri tempi, quando invece è solo squallida convenienza per lui. Ormai è completamente fusa ed io non voglio che lei possa rovinarsi la vita dietro un imbecille del genere, che promette e non mantiene, che non vive con lei scambi di pensiero,né dialogo, ma solo fugaci incontri fisici, in cui la riempie di menzogne ed illusioni. Cosa posso fare? Questo comportamento sconsiderato lo giustificherei per una ventenne ma non per una donna della sua età.
Rossana
Mia cara Rossana,
non puoi far nulla, solo attendere che qualcosa accada, qualcosa che faccia svegliare dall’illusorio torpore amoroso tua cugina. L’errore peggiore per lei non è la relazione clandestina ma il mitizzare un amore che di “amore “non ha nulla. L’amante solitamente vive solo la positività di un rapporto a due, non conosce i problemi della convivenza, della quotidianità e prende solo il “comodo” anzi il “bello” : week end, cenette, coinvolgimenti di poche ore, messaggi, telefonate o lettere infuocate ,sensazioni forti ma di breve durata e, proprio per questo, desiderate moltissimo. Essere “amanti ” significa accettare di vivere ai margini, riempire i vuoti, ascoltare, capire, consolare e per una donna di quasi 50 anni mi sembra alquanto patetico vivere in questo modo e dicendo questo non voglio innescare una polemica, ma solo ragionare su una situazione ben chiara dall’esterno. Non mi permetto giudicare i sentimenti di entrambi, ma, dopo il primo momento di euforia, solitamente sorgono tante di quelle difficoltà di ordine pratico, che effetti devastanti si ripercuotono sul rapporto, a meno che non esista un amore così forte e radicato, da superare ogni ostacolo. E da parte di lui, come mi sembra di capire, non esiste un sentimento del genere. Quest’amore clandestino, forse proprio perché sofferto, viene esaltato, e tua cugina lo chiama “amore sublime” perché lei lo immagina così, anche se nella vita reale si tratta di ben altro. Amore è conoscenza, contatto, affetto, rispetto, comprensione. Amore significa accettare pregi e difetti, cercando di addolcire asperità caratteriali,accettando diversità di idee, evitando polemiche e rancori. Amore significa continuità e quindi prospettiva di vita insieme. Ma questo tipo amore viene immaginato solo da tua cugina,e quindi “creato” soltanto da uno dei due . Un amore così è un amore incompleto. Ovviamente per tanti matrimoni che sopravvivono senza amore ci sono altrettante unioni clandestine che restano tali per un tempo lunghissimo ed i cui soggetti si ameranno per tutta la vita, oppure ci sono unioni squallide, sterili palliativi a solitudini di coppia.
Mi insegni che non si può avere tutto nella vita…E allora sai qual è il mio pensiero, alla luce di questa situazione? Tra un matrimonio squallido e pieno di noia ed un rapporto clandestino, forse coinvolgente ma fugace e illusorio, preferisco una dignitosa solitudine piena di libertà e rispetto.
Rossella Argo
Vuoi vedere le tue lettere pubblicate su DonnaFashionNews?
Scrivi a RossellaArgo@mail.com