Corsica
Corsica. Spiagge da tropici e baie nascoste tra le scogliere di giorno; notti senza fine tra danze e feste, sotto gli occhi della legione straniera… La base è a Calvi: può sembrare una scelta di vita decisamente rischiosa, ma può risultare un’alternativa in periodo di crisi, soprattutto per i più giovani. Il primo stipendio si aggira intorno ai 1500 euro.
Con le Bocche di Bonifacio è molto meglio non scherzare: vento, correnti e insidie marine. Il traffico da e per la Sardegna è consigliato soltanto ai più esperti e a coloro che hanno davvero dimestichezza con il mare e con questo in particolare.
Erbalunga, villaggio di pescatori vicino a Cap Corse. Si corre indietro nel tempo, a quando questo borgo era strategico prima per la Repubblica di Pisa e poi per quella di Genova. Sosta gastronomica da Le Pirate: si mangia piccione e pesce San Pietro.
Tra le spiagge più belle e spettacolari di quest’isola, va ricordata la costa di Desert de Agriates, dove è possibile passeggiare fra le bergeries, le capanne dei pastori, alcune delle quali sono state trasformate in casupole attrezzate per la notte; la Palombaggia, spiaggia di fama, un pezzo di tropico staccato dalla latitudine naturale e portato in mezzo al Mediterraneo, non lontano da Porto Vecchio; splendida anche la Rondinara, d’estate molto affollate.
Lavezzi ha un tesoro nascosto, dove riesce ad accedere chi conosce bene le scogliere. E’ un ingresso magico che si spalanca, lasciando apparire una serie di piscine naturali dove si resterebbe per la vita. Ci sono anche i ricci, che non si potrebbero pescare ma diventano un’irresistibile tentazione per fare uno spuntino.
Saint-Florent è una delle piccole meraviglie corse, con la spiaggia rossa, il lungomare e il piccolo centro storico animati fino a tardi e con accenni di mondanità. La Dimora è un suggestivo albergo in pietra e legno; l’Hotel de La Roya, fra palme e pini marittimi, è direttamente sulla spiaggia. Cena di pesce a La Rascasse: ha fama anche per l’aragosta saltata con prosciutto affumicato.
Il B52 di Bonifacio è una delle attrazioni locali: è un bar adagiato sul porto, di fronte alle barche. Ha in genere le cameriere più belle della zona. Divani comodi, grande movimento.
Isola di profumi, perfetta da girare in moto. I sentieri corsi sono soggetti a regole molto rigide per proteggere l’ambiente, ma rispettando norme e indicazioni si può arrivare – quasi – dappertutto. E il viaggio diventa davvero affascinante. La Gr 20 è uno dei sentieri più famosi d’Europa, ma anche dei più suggestivi, fra le montagne e il mare. Lungo il percorso è vietato il campeggio: si alloggia in rifugi intorno ai quali ci sono anche aree di bivacco organizzate.
La piattaforma affacciata sul mare è per due, con piccole e romantiche lanterne a fare luce tenue e il frangersi lieve delle onde come colonna sonora; ristorante stellato e caro al Grand Hotel Cala Rossa di Porto Vecchio. I luoghi-spot per slalom e onde sono soprattutto l’Estremo sud e la Balagne, la zona di Calvi. Ogni anno arrivano qui funboarder da ogni parte del mondo. Onde per tutti i tipi di “beach break”, dal fondale sabbioso agli scogli isolati.
I piccoli uomini che vogliono sentirsi grandi adorano Napoleone. Qui hanno da sbizzarrirsi, tra Ajaccio dove il Bonaparte nacque e mille altri luoghi. Casa natale da visitare, chincaglierie da portare a casa come ricordi.
Il tramonto è splendido in Corsica. Lo si può ammirare seduti sula sabbia o sulla veranda, va bene comunque in questo piccolo posto magico a Lumio, poco a nord di Calvi. Si chiama Le Pain du Sucre, aperitivo e cena, una semplice intimità. Resta nell’anima.
Amare la notte qui è facile: si balla in riva al mare, sulle scogliere, tra i profumi della macchia mediterranea. Anche il party notturno sulle barche è tentazione inseguita. Ci si ritrova al largo, si ancora vicini: musica su una barca, danze sulle altre.
Le disco più frequentate sono Via Notte a Porto Vecchio, la seconda più grande discoteca d’Europa a cielo aperto, Chez Tao a Calvi, Acapulco e Camargue nella regione.
A cura di Roberta Morano