ESTORSIONI PER LE PULIZIE NELLE FERROVIE, ARRESTATI SINDACALISTI
Sono stati arrestati dalla Polfer di Milano con l’accusa di estorsione per aver costretto delle ditte di pulizia a pagarli per evitare scioperi ed inefficienza, sindacalisti, che chiedevano alle società d’appalto da 800 a 5mila euro al mese.
In manette sono finiti Pasquale Maio, segretario nazionale aggiunto del Salpas e Walter Di Bona. Indagati anche il segretario nazionale del Salpas, Claudio Fiorenza ed il fratello di Pasquale Maio, che lavorava nella segreteria del sindacato.
Secondo quanto dichiarato dalle indagini, il gruppo sfruttava i ritardi dei pagamenti delle ditte che ricevevano l’appalto dal Gruppo Ferrovie per istigare i dipendenti alla sciopero, convincendoli che andava tutto bene se le ditte pagavano il pizzo.
Le aziende coinvolte sono 4: alcune hanno accettato di pagare: una di queste, dopo le prime richieste si è rivolta alla polizia ed i dipendenti, incitati dai sindacalisti, hanno dato luogo ad assidue proteste.
Di Bona, si fingeva ispettore delle Ferrovie, addetto alla qualità, incaricato di fare controlli sul servizio, per mettere pressione alle aziende e persuaderle a pagare.
Gli agenti della Polfer hanno certificato diversi passaggi di denaro che solitamente avvenivano all’esterno delle stazioni.
Pasquale Maio è stato filmato fuori dalla stazione Rogoredo a Milano mentre riceveva una busta contenente 10mila euro da un dirigente della ditta estorta.
Di Bona è stato immortalato fuori dalla stazione centrale di Milano con una busta contenente 2mila euro.
Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ha commentato gli arresti effettuati dalla polizia a Milano definendoli “una brutta pagina” ed affermando che i rappresentanti dei lavoratori non dovrebbero prestarsi a certe cose.
A cura di Mario Sabljakovic