QUARANTENNI DISPERATE:VOGLIO UN FIGLIO A TUTTI I COSTI.
Il desiderio di maternità un tempo soddisfatto senza troppe difficoltà vive oggi un momento critico. Cresce a dismisura il numero di donne single sempre più deluse e amareggiate che si prefiggono quasi come fosse una sorta di obbiettivo da conseguire il volere un figlio a tutti i costi trascurando completamente i rischi che una maternità vissuta da sola può comportare. Infatti ci si rivolge sempre più a tecniche di inseminazione artificiale o addirittura si assiste all’avanzare di richieste di maternità nell’ambito di relazioni sentimentali appena iniziate che il più delle volte sono destinate a finire dopo un breve periodo. Ma come accennavo poc’anzi fare un figlio da sola è molto rischioso soprattutto per l’equilibrio affettivo del bambino poiché è fondamentale che un figlio si rapporti ad entrambe le figure genitoriali al fine d’introiettarle dentro di sé per poter affrontare il processo di crescita emotiva in modo sano. Inoltre una maternità vissuta in questi termini comporterà inevitabilmente l’istaurarsi di un rapporto simbiotico fra madre e figlio compromettendo il quadro delle relazioni interpersonali di entrambi. D’altronde non bisogna trascurare il livello di frustrazione della donna che si sente quasi costretta a ripiegare su scelte di questo tipo perché purtroppo non è riuscita ad incontrare un uomo disposto a formare una famiglia con lei. Credo che bisogna assolutamente interrogarsi con grande umiltà su dove va a finire questa frustrazione e dove và ad insinuarsi. Penso che prima d’intraprendere la strada dell’inseminazione bisognerebbe sottoporsi a dei colloqui psicoterapici nei quali vengano affrontate le ragioni profonde che hanno spinto una donna ad una scelta del genere. Infine, un’ accurata occhiata emotiva tesa a valutare la capacità emotiva del senso di paternità dell’uomo dal quale si vorrebbe un figlio, è indispensabile. D’altro canto bisognerebbe rispettare il suo eventuale non desiderio di paternità nonostante il nostro sia molto acceso in tal senso. Così eviteremo di precipitare in situazioni emotive maggiormente frustranti e ancor più complesse da gestire sui piani emotivi.
Rabindranath Tagore scriveva: il bambino chiama la mamma e domanda: “da dove sono venuto?dove mi hai raccolto?” La mamma ascolta,piange e sorride mentre stringe al petto il suo bambino. “Eri un desiderio dentro al cuore”.
Monica Martuccelli –psicoterapeuta sessuologa
D.ssa Monica Martuccelli, mail: martuccellim@tiscali.it