COPERNICO ANCORA IN SUBBUGLIO: LE ISTITUZIONI SI MOBILITANO, MA PER LA SCUOLA NON E’ ABBASTANZA.
Un dialogo aperto con genitori, professori e studenti. È stata questa la risposta della pubblica amministrazione alle problematiche sollevate nelle ultime settimane dalla scuola Niccolò Copernico.
Il noto liceo scientifico di Fuorigrotta – che a seguito dell’inagibilità della sua vecchia sede in Via Cinthia, staziona da oltre due anni in una struttura del Rione Traiano – negli ultimi giorni aveva urlato a gran voce, con cortei e manifestazioni, i disagi di cui era stato oggetto negli ultimi mesi.
La comunità scolastica infatti – la scorsa settimana a mezzo di una missiva aperta – aveva denunciato la palesesituazione di isolamento ed abbandono da parte di quegli enti che avrebbero dovuto invece garantire le condizioni indispensabili per svolgimento di una normale attività educativa e didattica.
La scuola negli ultimi tempi era stata difatti mira di furti di notevole entità e di continui atti vandalici, come il quotidiano sabotaggio delle strutture, le aggressioni agli studenti all’uscita della scuola, i furti di motorini dal parcheggio e le intimidazioni al personale scolastico. Atti che – secondo l’opinione dell’intero corpo scolastico – hanno diffuso la percezione di una vera e propria manovra volta a convincere la comunità dell’”opportunità” di lasciare la sede, per incompatibilità ambientale.
Ed è per tali motivi che l’istituto ha deciso di appoggiare una protesta continuativa finalizzata all’ottenimento dell’immediata ripresa dei lavori nella sede di via Cinthia e del momentaneo trasferimento all’Istituto “Giordani”, che ad oggi dispone di un plesso libero, in grado di accogliere la comunità del Copernico.
Nella giornata di oggi però le istituzioni, a seguito delle protratte dimostranze della comunità scolastica, hanno voluto testimoniare la vicinanza delle medesime alle tante problematiche ambientali e strutturali del Copernico, presenziando personalmente ad un dibattito aperto, organizzato presso l’auditorium dell’istituto. Una discussione a cui ha partecipato sia una delegazione provinciale, composta dall’assessore all’edilizia scolastica Maurizio Moschetti e dal consigliere Livio Falcone, e sia una delegazione della IX Municipalità, data dalla presenza del presidente Maurizio Lezzi, e di alcuni assessori e consiglieri.
“La scuola – ha illustrato l’assessore Moschetti, in apertura di confronto – è un diritto fondamentale, su cui poggia il destino delle future generazioni. Tuttavia in questo momento, le problematiche di cui è soggetto da tempo l’istituto Copernico, stanno mettendo a dura prova l’esistenza di questo fondamentale. Ed è per questo che le istituzioni si devono muovere, almeno per assicurare nel giro di poco tempo, la messa in sicurezza dell’attuale sede di Viale Adriano, con l’apertura di un varco di uscita pedonale sull’arteria principale di Via Cinthia, e con la presenza di una pattuglia che possa monitorare l’intero stabile durante i suoi orari di apertura. Allo stato dei fatti è dunque nostro compito, diminuire i disagi, per far restare la scuola dove è. Il Copernico deve rimanere quindi un luogo di apprendimento, crescita ed aggregazione, così come lo è sempre stato nel suo passato”.
Ed anche per il presidente della Municipalità di Soccavo – Pianura, Maurizio Lezzi, il primo traguardo è quello di preservare la territorialità della scuola. “Allo stato attuale dei fatti, ciò che ci appare più opportuno e immediato fare, è quello di aprire l’uscita secondaria della scuola, in modo tale che questa possa essere collegata direttamente con via Cinthia. Solo in questo modo si può iniziare un percorso di riqualifica della struttura, che porterà la scuola Copernico a continuare ad essere un presidio di legalità per l’ambiente che la circonda”.
Il consigliere Livio Falcone, invece ha impostato il suo intervento sull’eccessivo allungamento dei tempi prima della ricerca di una vera soluzione alle problematiche del Copernico. “Io sono stato uno studente di questo istituto – ha illustrato il dott. Falcone – e oggi dobbiamo ammettere con umiltà che gli errori da parte delle istituzioni ci sono stati. Il dott. Moschetti è assessore da solo sei mesi, e non possiamo addossare su di lui le colpe della precedente assenza dello Stato, il quale non è riuscito ad accompagnare questa suola in un percorso così delicato. In questo momentosiamo qui a chiedere scusa, e a renderci conto che purtroppo non saremmo capaci di risolvere il problema istantaneamente. Ciononostante dobbiamo renderci consci che oggi quasi tutte le scuole hanno dei problemi, e che non dobbiamo dividerci nell’ulteriore sfida che dovrà portarci tutti insieme a risolvere le problematiche del Copernico”.
All’interno della prosecuzione del dibattimento poi sono emerse anche voci discordanti. Da un lato il dott. Peluso Luigi, primo dirigente del commissariato San Paolo, ha ammesso che l’operato delle forze dell’ordine si dovrà focalizzare sulla messa in sicurezza della struttura a mezzo di sorveglianza e video sorveglianza. Mentre per l’avvocato Antonio Testa, rappresentante di un sindacato scolastico, al tavolo del dibattimento mancavano enti fondamentali ed interlocutori adatti per il proseguo della discussione come: il Sindaco di Napoli, gli assessori comunali, il provveditorato e i sindacati dei vari membri scolastici.
Voci discordati, a cui ben presto si sono aggiunte anche quelle degli studenti, dei professori e genitori, che ormai disperati delle tante false promesse ottenute e stanchi di non trovare mai una soluzione definitiva hanno inveito siacontro l’assessore Moschetti e sia contro il Presidente Lezzi, accusato di aver alleggerito e minimizzato fin troppo il problema della scuola durante i suoi interventi. “Noi abbiamo seguito tutta l’assemblea – ha testimoniato un folto gruppo di alunni – sicuri che saremmo giunti ad una soluzione, ma ancora una volta abbiamo ottenuto tante promesse che probabilmente rimarranno incompiute. È arrivato quindi il momento di trasferirci presso un altro complesso, senza continuare a nascondersi dietro la proposizione ‘messa in sicurezza’”.
In chiusura del dibattimento poi sia l’assessore Moschetti, sia il presidente Lezzi che la preside dell’istituto Maria Rosaria Scalella, hanno voluto offrire un loro ulteriore punto di vista.
“Stamattina, nonostante le contestazioni della comunità scolastica, – ha illustrato Moschetti – abbiamo dimostrato che c’è lo Stato in questa scuola. E siamo stati qui anche per mostrare a quei farabutti che hanno commesso azioni delinquenziali nei confronti del Copernico, che ormai sono sotto la nostra attenzione. Oggi stesso comunque contatterò altre autorità competenti, come il Sindaco e i suoi assessori, per inoltrare un’ulteriore segnalazione del problema”.
“Quando si parla di scuola il concetto di legalità è insito in se stessa. – ha asserito Maurizio Lezzi – Il nostro operato si focalizzerà comunque per non privare il territorio di questo istituto. I ragazzi che sono qui possono essere un segnale di forte rivoluzione civile per tutto un ambiente, che deve imparare a celare le sue parti negative e a mostrare invece tutto il suo lato positivo. Incontro di oggi comunque sta a testimoniare una forte presenza dello Stato sul territorio”.
“L’incontro è un’importante testimonianza di presenza dello Stato dopo 3 anni di abbandono. – ha confermato la dirigente scolastica, Maria Rosaria Scalella – Alunni e famiglie vogliono la certezza del diritto allo studio, della serenità e della sicurezza della struttura per ultimare il percorso formativo degli studenti iscritti. Oggi dunque, dobbiamo cercare di operare in sinergia per ottenere tutto ciò. E mi auguro che entro 4 – 5 giorni, a seguito di un tavolo tecnico da parte delle istituzioni, ci vengano inoltrate le soluzioni adatte, che consentiranno di placare gli animi di tutti coloro che sono stati travolti dai tanti disagi”.
In chiusura dei programmi poi, hanno voluto offrire il loro personale punto di vista, anche alcune personalità della IX Municipalità.
“Dalla giornata di oggi – ha illustrato il consigliere Claudio D’Angelo – è emerso un quadro critico, dato dalla disperazione di genitori ed alunni, rispetto ad una situazione scolastica gravosa e annosa. Ovviamente soltanto con l’unità di intenti tra istituzioni e direzione scolastica, si riuscirà ad arrivare ad una soluzione. Il Copernico è una realtà forte del nostro territorio e in quanto tale l’azione di tutela da parte della pubblica amministrazione dovrà essere ancora più meticolosa e salda rispetto al solito”.
Anche il consigliere Giorgio Birra, e il presidente della seconda commissione permanente della IX Municipalità, dott. Agostino Romano, hanno voluto sottolineare poi gli elementi conclusivi del dibattimento.
“Io – ha testimoniato il consigliere Birra – dal ’90 al ’95, sono stato consigliere d’istituto di questa scuola, ed è avvilente notare come oggi vi siano ancora gli stessi problemi. Pare dalle informazioni assunte, che i disagi siano in ordine alla sicurezza della struttura, e ciò mi fa meditare sul paradosso, di come ad oggi le scuole non siano ancora video sorvegliate. Il Copernico è un presidio di legalità, e per questo va preservato. Qui ci troviamo in una zona periferica di Napoli, e quindi la scuola riveste un ruolo fondamentale per il futuro dei giovani del territorio. Andare via sarebbe quindi un segnale di sconfitta per tutti i presenti ed anche per le future generazioni”.
Di diverso spunto il dott. Romano che in chiusura ha illustrato invece come se da un lato l’istituzione sia stata presente in questa giornata per essere al fianco di alunni e professori, dall’altro questi ultimi l’abbiano parzialmente respinta. “Le istituzioni di un certo livello difficilmente incontrano i soggetti coinvolti dai problemi, ma per il Copernico non è stato così. Ciò che però oggi ci lascia atterriti è la sensazione che la scuola stessa non voglia accettare le proposte per mantenere la sede dove è oggi; quando invece una struttura del genere nel Rione Traiano, con opere di riqualifica, potrebbe divenire un fulgido esempio di legalità. Tirando le somme sono comunque rimasto deluso dal dibattimento che si è tenuto oggi, ma ciò nonostante sarò sempre disponibile, per lottare a fianco di questa scuola, non solo con il ruolo istituzionale, ma anche con la persona che vi è dietro di esso”.
Una lotta, che comunque per il momento, non sembra essere ancora arrivata al definitivo punto di svolta.
A cura di Guglielmo Pulcini