Donne in scena L’incontro con Imma Villa
“Immaginiamo una generazione che cresca con questa intrepidezza di sguardo, con questo eroico slancio verso l’immenso, immaginiamo l’ardito passo di questi uccisori di draghi, la superba temerarietà con cui volgono le spalle a tutte le dottrine di mollezza dell’ottimismo, per vivere risolutamente in tutto e per tutto” . Immaginamo di poter guardare insieme una diapositiva : il primo impatto visivo che ha avuto col Teatro da bambina . Cosa ritrae quell’immagine? “Avevo dodici anni ed ero in teatro per interpretare una poesia. Si trattava di una commemorazione di Nicolardi. Non ricordo bene il luogo esatto , ma ricordo di essermi ritrovata in una sala enorme, dove il palcoscenico, già di per sé imponente, mi sembrava altissimo, immenso.” Nietzsche, nonostante non abbia avuto l’intenzione di parlare di teatro, in quel trattato fatto di miti e rappresentazioni di modernità (o forse sì), che abbiamo citato all’inizio, ha però fatto in modo che cogliessimo l’immensità che , propria dell’arte, è a capo di vere e saporite esperienze attoriali, come quelle che hanno visto e vedono protagonista Imma Villa, una delle attrici napoletane più versatili del panorama nazionale. A tu per tu col teatro che ha frequentato da molto giovane , come ci diceva, ma col quale, nonostante fosse figlia d’arte, ha sancito un’unione indissolubile da adulta, decidendo dunque di farne un mestiere e di perfezionarsi attraverso la ricerca , senza tuttavia abbandonare il repertorio dialettale. A tal proposito ricordiamo i più recenti allestimenti che l’hanno vista protagonista, come “O scarfalietto” (nel 2005) , “Miseria e nobiltà” (nel 2008) , diretta da A. Pugliese; “Zingari” (di R.Viviani) per la regia di D.Iodice (nel 2006). Anno particolarmente significativo è il 1996, quando fonda, insieme a Carlo Cerciello e Pierpaolo Roselli, il Teatro Elicantropo di Napoli. Da qui fitti incontri con rappresentazioni e cast d’eccezione, successo di pubblico e di critica. Nel 1997 “La Scandalosa” (progetto e regia di C.Cerciello) per il quale vince il Premio Girulà come attrice giovane. Nel 1999 “Sona sona” (regia di G.Rocca; musiche di A.Sinagra) ; “Il contagio” dal Cecità di J. Saramago (regia di Carlo Cerciello). Nel 2000 Quartett di H.Muller con Paolo Coletta per la regia di C.Cerciello, rappresentazione questa, che sostiene averle lasciato un particolare segno, per il confronto inizialmente temuto, con un personaggio estremamente diverso da sé; nel 2007 Chantecler, per la regia di A.Pugliese, che la conduce al Girulà come migliore attrice protagonista, e “Terrore e Miseria del Terzo Reich” di Brecht (regia di C. Cerciello). Nel 2010 prende parte al progetto di M.Palmese, per la regia di Roberto Azzurro, ” 4 Mamme scelte a caso” con Gea Martire, Rosaria De Cicco e Antonella Romano. Nel 2011 “Il Presidente” di T.Bernhard (regia di C.Cerciello) per arrivare poi alla stagione teatrale 2012/2013 dell’Elicantropo con “La Madre” di Brecht per la regia di C.Cerciello. Dal teatro al cinema, ne “Il resto di niente” di Antonietta De Lillo, “La guerra di Mario” di Antonio Capuano; alla radio, alla televisione. Un curriculum di tutto rispetto quello di Imma Villa, di cui abbiamo citato soltanto alcune delle tappe salienti , e che di sicuro verrà arricchito da nuovi e freschi progetti , respirati per e con la magia scenica. E se dovessimo pensare, di descrivere ad un essere avulso dalla realtà scenica, e da quella in cui viviamo,per esempio, cosa significa essere attrice , cosa significa teatro ? “Il teatro è una porta della conoscenza, che l’attore cerca di varcare – ci risponde la Villa – che ci mette sempre in condizione e nella disposizione giusta per imparare, per evolverci . ” Un altro esempio, insomma, nell’ambito della rassegna delle donne “in e per l’evoluzione ” , degno di nota.
Francesca Morgante