Alessandro Valeri in mostra con “Panorama”
Ricerca fotografica e sperimentazione tecnica, questo il binomio che contraddistingue “Panorama”, la personale di Alessandro Valeri inaugurata al PAN lo scorso 23 gennaio, che ha chiuso il suo percorso espositivo con un finissage d’eccezione presso l’AICA|Andrea Ingenito Contemporary Art, tenutosi lo scorso venerdì (infoline 0810490829 – 3486003820 – info@ai-ca.com – www.ai-ca.com) presso gli spazi di via Cappella Vecchia 8/A. Nato da un’idea del gallerista Andrea Ingenito, che, ospitando l’artista presso i propri locali, ha voluto arricchire il concept espositivo dell’AICA con una prima esposizione fotografica, l’evento, fruibile fino al prossimo mercoledì, ha dato modo al pubblico di apprezzare ulteriormente alcuni degli scatti originali da cui sono tratte le opere in mostra al PAN, che ritraggono la New York dei tardi anni Ottanta, insieme ad una serie di lavori esposti per la prima volta a Napoli e selezionati a cura di Andrea Ingenito, in cui l’impiego di un materiale umile come il bitume, in contrasto con il glamour dei soggetti, evidenzia una inedita sperimentazione materica. «”Panorama” rappresenta uno sguardo nuovo sulla produzione fotografica, coniuga eleganza e sperimentazione, un binomio non sempre capace di produrre novità accattivanti ed espressive, ma il talento di Valeri è venuto fuori prepotentemente. Un viaggio attraverso i luoghi e i ritratti, per catturare l’anima di ciò che la fotografia immortala -ha spiegato Ingenito-, l’accumulo urbano della metropoli, l’arroccarsi di case e vite su manti d’asfalto, le scene di strada, edifici cadenti e personaggi ancora vicini nel tempo e nella memoria. Una mistura unica e incredibilmente suggestiva». Arricchito da un catalogo sull’opera dell’artista, presentato dalla galleria in occasione dell’happening, a snodarsi è un percorso nel tempo e nella mentalità di quegli anni, frenetici ma profumati d’umanità semplice e meravigliata, uno squarcio nei luoghi storici di New York frequentati da Andy Warhol durante il suo ultimo anno di vita, uno spaccato d’America che rimarrà indelebile nella fantasia di intere generazioni, mirabilmente reso in tutta la sua poesia.
Rosaria Morra