Poesia e psicologia: una forma di terapia.
Esprimere le proprie emozioni è uno dei mezzi più efficaci per far emergere le proprie sensazioni
interiori. La poesia sin dall’antichità è stata utilizzata per comunicare messaggi che lasciassero una
loro traccia nel tempo. Oggi è diventata anche oggetto di studi che vengono in aiuto in situazioni
di presenza di disagi e sofferenza psicologica. Attraverso la poesia si attua un processo liberatorio
e la Psicoterapy e la Poesia-Terapia vengono in aiuto alla nostra mente e supportano i pensieri che
sono necessari per il nostro benessere psicologico. Attraverso vari studi fatti sull’argomento si è
addivenuti alla conclusione che non scaricare le proprie tensioni genera stati di ansia che possono
anche ripercuotersi sul nostro benessere psicologico. Ci sono varie tecniche psico-poetiche:
la scrittura poetica primitiva e la poesia follia che si avvalgono di narrazioni iniziali del proprio sé e di emozioni che nascono in quel momento specifico;
il sogno poetico, quando dopo una fase di rilassamento ci si libera di emozioni che scaturiscono da situazioni difficili di vita quotidiana e da momenti drammatici attraversati, con questa tecnica si riesce ad avere consapevolezza dei propri limiti;
la poesia simbolica che aiuta attraverso le delusioni e le perdite subite, ai cambiamenti che avvengono durante il percorso della vita a staccarsi dalla dipendenza affettiva;
– la poesia positiva e attraverso pensieri positivi si superano i pensieri angosciosi;
l’eco poetico aiuta coloro che non riescono ad esternare gli stati d’animo e li ottimizza;
la poesia biografia che viene in aiuto nella ricostruzione della propria identità;
la poesia dialogica che viene attivata con un interlocutore simbolico, tra due o più personaggi attivando così espressione di emozioni che non sarebbero fuoriuscite;
la poesia fantasmatica che è di supporto ai bambini che hanno timori ammessi ma non rivelati.
La composizione della psico-poesia è anche avallata da altri strumenti: la musica, la creazione
artistica, la psicologia del colore e la cromoterapia, la danza ed il canto, il contatto con la natura.
Il momento di attendere
Come uno spettatore
di un film di cui non sembro fare parte
guardo il mondo muoversi
e con pazienza
la mia costante
sto ad aspettare
tutte le soluzioni
che dovranno arrivare.
Sono arresa e non combatto,
perché non voglio cambiare il senso della storia,
anche se tutti i ricordi
mi tornano poi alla memoria.
Tutti hanno un gran da fare,
mille rumori un gran vociare
ed una pallina su un tamburello vola
e va avanti ed indietro,
passando da un giocatore all’altro.
Bambini che non fanno che nuotare
e questa allegria che non riesco a provare.
Passano le ore che sembrano non finire
tra le montagne che circondano
questo specchio d’acqua
che a volte si increspa
e a volte sembra immoto
e dentro di me c’è un vero maremoto.
Ed ogni tanto faccio un bel respiro forte
per questa ansia e questa quiete
Che non so dosare,
mentre qui tutti sono in compagnia,
solo io resto da sola,
cercando comunque
di trovare l’armonia.
(Luisa de Franchis)