NAPOLI DA INFARTO! PIEGATA 3-2 L’ATALANTA
Cavani rompe il digiuno di gol, in difesa però si balla troppo. Espulsi Mazzarri e Bigon, ma alla fine il tabù Atalanta è sfatato ed arrivano 3 punti d’oro.
E’ la partita più strana che ci si potesse aspettare. Ci si attendeva segnali dal Napoli di qualunque genere. Doveva dimostrare di essersi ripreso dagli ultimi risultati negativi, oppure palesare una crisi per la verità già strisciante.
Alla fine il risultato è positivo, ma la prestazione un pò meno. Sono arrivati 3 gol, ma ne ha incassati 2. Sicuramente una prova di carattere nel tornare in vantaggio 3 volte, ma quanta ingenuità nel subire 2 gol. Segnali altalenanti che non lasciano dormire sogni tranquilli, rivelando un Napoli a due facce.
L’Atalanta di oggi non sembrava neanche irresistibile, tant’è vero che nei primi 20 minuti avrebbe potuto incassare almeno altri 3 gol, oltre al rigore trasformato con rabbia da Cavani al 4′. Gli azzurri però hanno sempre mancato il bersaglio. Un avvio caldissimo dove il Napoli ha giocato alla grande, scacciando i fantasmi della crisi, che puntualmente però si sono ripresentati al 31′ con l’autogol di Cannavaro. L’azione che porta al gol i Bergamaschi è un fulmine a ciel sereno, ma è davvero sfortunato il Capitano a deviare col petto un tiro appena ciccato da Bonaventura.
Il Napoli stellare dei primi venti minuti sembra essersi smarrito, complice anche la sfortuna che da un pò di tempo materializza ogni tiro avversario in gol. Al contrario al Napoli , in proporzione, servono 10 tiri per metterne a segno uno.
Nel secondo tempo la musica, per così dire, non cambia. Ancora il Napoli padrone del campo, pericolosissimo in avanti ma mai cinico come la partita richiederebbe. Hamsik, Pandev e Cavani hannno più volte l’opportunità di segnare, mentre Zuniga e Maggio, in netta ripresa, offrono due valide soluzioni in avanti.(E’ proprio Zuniga a procurarsi il rigore dell’1-0)
Dopo vari tentativi, al 65′ il Napoli torna avanti con Cavani che fredda Consigli con una splendida girata, dopo aver mandato a farfalle il diretto marcatore. Il Matador così zittisce tutti i pettegolezzi che mormorano di una crisi con la moglie, spiegando così il suo periodo di calo.
Tutto sembra essersi normalizzato e il Napoli comincia ad assaporare la vittoria, ma dura poco. Su un lancio piuttosto innocuo e prevedibile la difesa si lascia soprendere facendo scappare Denis e De Sanctis è ancora più ingenuo ad uscire da pali in ritardo, così la frittata è fatta.
Sul 2-2 però arriva una reazione d’orgoglio importante e con l’ingresso di Insigne ci si butta tutti in avanti. Da una combinazione Insigne-Armero-Pandev nasce il gol del definitivo 3-2. Un’esplosione di adrenalina pura che fa tornare in mente le maxi-rimonte delle passate stagioni.
Possiamo rinunciare al Napoli organizzato e cinico al quale ci eravamo abituati se dovessero arrivare altre 9 vittorie così, ma la sensazione è questa instabilità sia pericolosa per il prosieguo della stagione.
Di positivo c’è sicuramente il ritorno al gol di Cavani e di Pandev. Un velo pietoso va calato sulle amnesie difensive.
Solo la prossima trasferta di Torino potrà dirci se questo Napoli è guarito. Ora ci sono quasi due settimane per rimettere assieme le idee. C’è una partita che vale una stagione tra due giornate: Milan – Napoli al San Siro scioglierà definitivamente i dubbi.
Come uno scolaro che si è rilassato troppo dopo i primi buoni voti , ora al Napoli il compito di riprendersi quei punti che la porterebbero in Champion’s senza rischiare la beffa nelle ultime partite.
Intanto De Laurentiis suona la carica: “Oggi è iniziato un nuovo campionato, avanti così fino alla fine!”
a cura di Andrea Calvello