Le regole: per una buona notte di sonno

Secondo un sondaggio americano che ha elencato le regole auree per un sonno ristoratore

Fare movimento fa dormire meglio. Più è intensivo lo sforzo meglio si riposa, ma bastano anche passeggiate di dieci SALUTE 1minuti al giorno per trarre benefici. Per fare “sogni d’oro” è importante muoversi tutti i giorni, ma entro le ore del pomeriggio e non la sera perché lo sport dopo il tramonto potrebbe dare effetti opposti. Lo sostiene la National Sleep Foundation statunitense.

Le regole auree – Gli esperti hanno condotto un sondaggio dedicato allo stile di vita rispetto al sonno su mille adulti fra i 23 e i 60 anni. In base ai dati ottenuti, sono stati elencati i principi irrinunciabili per dormire bene.
1. E’ utile andare a letto e alzarsi agli stessi orari
2. Non sostare nel letto se non per dormire
3. lluminare la stanza con una luce tenue
4. Se a turbare il sonno sono le preoccupazione per delle preoccupazioni, aiuta scrivere un diario serale, rimandando all’indomani la lettura e l’analisi
5. Se non si riesce comunque a prendere sonno è meglio alzarsi, cambiare stanza e svolgere un’attività rilassante.

E l’attività fisica – La nuova ricerca dimostra che a parità di ore di sonno, in media 6 ore e 51 a notte, i tre quarti di chi fa sport dice di avere una ottima qualità del riposo.

Fino all’83 per cento dei pigri sostiene invece di dormire male la notte, di soffrire di risvegli notturni e di apnee respiratorie e, di giorno, patisce per la sonnolenza. Il 67% di chi fa attività fisica, di qualsiasi livello, dorme bene, mentre solo il 39 per cento di chi non si muove mai è soddisfatto.

Max Hirshkowitz, che ha diretto lo studio, ha spiegato: “Il nostro sondaggio dimostra una stretta correlazione fra attività fisica e sonno. Se il movimento è di tipo intensivo, come correre, andare in bicicletta, nuotare o fare attività agonistiche, il sonno risulta di ottima qualità. Se il movimento è di tipo medio, che corrisponde a fare yoga, thai-chi o sollevamento pesi, il sonno sarà comunque di buona qualità. Chi si limita a fare passeggiate dormirà comunque meglio di chi invece non si muove affatto”.

a cura di Maria Pinto