“ Per favore non lasciatevi rubare la speranza”, “quando non si cammina ci si ferma”, “non cedete mai al pessimismo, esso è il diavolo”, “diamo speranza ai giovani”, “custodiamo con amore ciò che Dio ci ha donato”: sono queste le parole che dal 13 marzo 2013 riempiono il cuore dei cattolici e non solo, parole pronunciate dalla bocca, ma ancor più dal cuore del nuovo Papa, Papa FRANCESCO.

Quest’uomo ci appare come dono caduto dal cielo per l’umanità, proprio in un periodo in cui tutto (dal contesto politico allo stesso contesto ecclesiastico) assumeva un colore grigiastro, il colore della morte. Dove tutti i punti di riferimento sono crollati, quest’uomo ha donato colore.

Ci parla di speranza, gioia, futuro, famiglia, ottimismo, parole che erano ormai divenute estranee al nostro orecchio e che piano piano, quasi a modi riabilitazione, stiamo ricominiciando ad udire  e a pronunciare.

Tutto appare oggi come prodotto di un piano più grande.

Forse il mondo aveva bisogno di un raggio di sole che piano piano ridonasse all’Umanità la voglia di continuare nonostante  tutto ed un pizzico di  speranza  per guardare al futuro? Un bisogno che è stato percepito dal Padre Celeste che vedendo i suoi figli in difficoltà ha voluto intervenire? Forse non tutti saranno d’accordo, ma io voglio figuararmela  così questa storia, per biosgno o per fede, io voglio credere che non troppo lontano c’è qualcuno che ci ama e che risponde ai nostri bisogni se ci abbandoniamo alla sua volontà.

Concetta Vernazzaro