Il Maledettismo
La corrente letteraria del Maledettismo si affacciò nel 1832 ed espose in tutta la sua crudezza il
problema dei rapporti fra i poeti e la società.
Nel Maledettismo rientravano poeti dotati di grandi capacità intellettuali e di grosso talento che però
agli occhi della società non risultavano compresi.
In Italia nel periodo romantico del Maledettismo si sviluppò la “Scapigliatura”. Questi poeti
avevano un pensiero rivoluzionario e ribelle ai costumi della società, sfoggiavano acconciature e
capigliature inusuali, arruffate lunghe e colorate. Tra questi ritroviamo Emilio Puglia, Vittorio
Imbriani, Giovanni Camerana. Paul Verlaine dedicò nel 1883 a poeti da lui personalmente
conosciuti l’opera “I poeti Maledetti”. Tra i poeti a cui va l’opera ritroviamo Tristan Corbièere,
Stephane Mallarmè, Arthur Rimbaud, Auguste Villiers de L’Isle- Adam, Marceline Desbordes-
Valmore, Paul Lelian.
I poeti maledetti si rifecero anche al “Parnassianesimo” movimento letterario sorto nel 1860, che
vide la poesia come testimonianza di una realtà superiore e profonda che veniva colta anche
attraverso un atteggiamento del poeta dei suoi sensi umani, fino ad arrivare alla più ampia
conoscenza della vita stessa. Tutto questo percorso avveniva anche facendo abuso di droghe,
alcool e frequentazione di prostitute.Ritroviamo opere di Rimbaud, che successivamente si
disinteressò totalmente ai suoi scritti e Corbière che morì giovane e fu riscattato grazie
all’estimatore Verlaine.
Tra i poeti italiani cito Olindo Guerrini e Dino Campana. A questi si aggiungono in tempi recenti
Claudia Ruggeri, Antonino Reitano, Salvatore Toma, Antonio Verri.
(Luisa de Franchis)
La rinascita
Ho provato per molto tempo confusione
E tutte quelle emozioni discordanti.
Mi risvegliavo al mattino
Con una giornata avanti,
vedevo tutti i miei compiti pesanti
ed il solo desiderio
di non volerla affrontare,
sperando che presto arrivasse sera.
Vivevo uno stato di abbandono
Ed una parte di me così moriva
E tutto quello che avevo costruito
Andava alla deriva.
Ma nel mio cuore
C’era già racchiusa
Tutta la forza per reagire,
perché io non ho nulla di più
e nulla di meno di te per capire.
Ho dovuto solo stabilire i tempi
Di quando iniziare a guarire nella mia anima
Non scansando il dolore
Attraversandolo tutto.
Ho tanti compiti da svolgere
E tante esperienze da fare e vivere.
E se non te ne sei ancora accorto
Gli alberi di mimose stanno fiorendo
Ed io sto rinascendo.
(Luisa de Franchis)