DONNE SPAZIALI: IL GENERE FEMMINILE CONQUISTA IL COSMO!

Tra diritti e possibilità, le donne ottengono sempre più conquiste e il tema delle quota rosa torna al centro della questione femminile nella società quanto nel lavoro. Pare infatti , che quelle che fino ad oggi erano da annoverarsi tra valeria 1le professioni tipicamente “maschili”, siano diventate attività adatte alle donne, che dimostrano eguale competenze e capacità, se non in alcuni casi superiori qualità.

Infatti, con una solida preparazione ed una rigorosa disciplina militare, quattro sono le donne che conquistano lo spazio e si preparano a far parte della equipe americana della Nasa, con altri quattro uomini preparati ad affrontare missioni tanto importanti quanto rischiose, come l’atterraggio ed il ritorno da un asteroide o addirittura un’esplorazione su Marte.

La rosa dei nomi è caduta su Jessica U.Meir, 35 anni, dottore di ricerca, anestesista e assistente alla prestigiosa Harvard Medical School di Boston; Anne C. McClain, 34 anni, maggiore dell’Esercito Usa, nata eccellente pilota di elicotteri; Nicole Aunapu Mann, 35 anni Maggiore pilota di caccia, con un passato nei marines e  Christina M. Amaca, 34 anni,  unica civile, capo della stazione oceanografica del National Oceanic and Atmospheric Administration.

“Mai avute tante domande”,  ha affermato l’amministratore della Nasa Charles Bolden, anche se l’addestramento vero e proprio non è ancora cominciato.  Il mese di Giugno è un mese simbolico per le donne-astronaute, se si considera che la prima donna a volare nello spazio fu Valentina Vladimirovna Tereškova, di origine sovietica che proprio nel mese di Giugno del 1963  venne lanciata dal cosmodromo di Bajkonur  per una missione nello spazio durata quasi tre giorni interi, dopo la quale le venne consegnata a Mosca un’alta onorificenza e cioè il titolo di Pilota-cosmonautica valeria 2dell’Unione Sovietica.

Sempre in giugno, nel 1983 fu la volta di Sally Rider, la prima astronauta Usa. Nel giugno del più recente 2012 è stata la volta di  Liu Yang, prima donna astronauta cinese, chiamata per  tale ragione tachionauta.

La conquista dello spazio da parte delle donne, per quanto oggi sia contemplata , ha fatto i conti nel passato con le barriere e i pregiudizi di genere.  Per questo il precedente creato da donne coraggiose come quelle sopra descritte, rappresenta la consapevolezza che certe battaglie si possono combattere e vincere, al di là dei preconcetti sessisti basati sull’irrazionale e sciocca superiorità di genere, sconfessata nei fatti e nelle dimostrazioni , come quella di Samantha Cristoforetti che nel 2014 porterà la bandiera italiana in gita tra le stelle nello spazio.

A cura di Flavia Sorrentino.