Viaggio a Istanbul: Weekend da sogno
A volte si sogna di essere in due mondi contemporaneamente, però quando si ritorna coi piedi per terra, ci si accorge che tutto ciò non può accadere. Guardando la cartina di un atlante preso a caso, però, ci si accorge che ciò è possibile in un solo luogo al mondo: Istanbul.
La città, l’antica capitale dell’impero romano d’Oriente, è sempre stato un crocevia di popoli, idee e merci. Ancora tutt’oggi conserva questo sua prerogativa di ponte tra l’Oriente e l’Occidente.
Appena giunti in città subito si ha la sensazione di trovarsi in un altro mondo dove le strade sono come delle arterie, all’interno delle quali, i flussi di traffico scorrono velocissimi, e dove le finestre sono spalancate, quasi come se non ci fosse una separazione tra ciò che sta fuori e ciò che sta all’interno.
L’alba del nuovo giorno, nella città più importante della Turchia, viene annunciata dal muezzin, che dai minareti, con la sua possente voce richiama alla preghiera tutti i fedeli.
Immersi totalmente in quest’atmosfera del tutto esotica, il viaggiatore, inizia a muovere i suoi primi passi nell’antico quartiere di Sultanahmet, dove per la strada ci sono venditori ambulanti di ogni genere di merce, dal cibo come il famoso Kebab fatto al momento, ai banchi di spezie ed altri articoli che ricordano le magiche notti d’Oriente.
Il cammino prosegue, così da giungere a Karye Camii, zona molto turistica costellata di negozietti di souvenir. La visita ci porta dentro la moschea ad ammirare le magnifiche opere d’arte contenute al suo interno.
All’uscita è possibile anche visitare il suo ampio giardino che, a primavera, sie riempie di profumo di fiori il quale va ad avvolgere l’atmosfera sospesa che si respira in questi luoghi.
I quartieri antichi dell’antica Costantinopoli rivestono un grande interesse storico e culturale, infatti sono numerosi i monumenti, le moschee e i musei.
La sera, quando la luna emerge tra i minareti che punzecchiano il crepuscolo, è il momento giusto per ammirare la grande Moschea Blu, in modo tale da perdersi nella grandezza delle sue cupole, nell’inconfondibile leggerezza del colore e nel silenzio che avvolge la sensazione di un abbraccio celeste.
Altro simbolo famigerato della città turca è Ayasofia, la Basilica della Divina Sapienza, fatta erigere lì dall’Imperatore Giunstiniano nel IV secolo utilizzando i materiali più preziosi, facendo anche innalzare una poderosa cupola rivestita d’oro e pietre preziose.
Altro mitico monumento della città è la Cisterna Basilica (Yerebatan Saray). Si tratta di un sotterraneo distribuito su diecimila metri quadrati dove si cammina su delle passerella aeree in mezzo a meravigliose colonne e giochi di luci.
All’interno dell’area si possono ammirare le teste della Medusa caratterizzate da un particolare curioso: sono state concepite “a testa in giù”.
Subito dopo le prime scle che portano nel sotterraneo, una ventata di fresco scuote dal torpore afoso che si annida nelle strade affollate di auto e di gente. Tra le fitte colonne, il gocciolio incessante, i riflessi delle luci nell’acqua, emerge il contrasto tra senso di sicurezza e smarrimento: la grande riserva d’acqua come simbolo di sopravvivenza insieme all’ombrosità tenebrosa del sottosuolo.
Queste sono solo alcune delle sensazioni e dei monumenti presenti in questa città antica quanto il mondo stesso.
Istanbul è un viaggio nella storia, nella narrazione di un crocevia e di drammi che si sono avvicendati nel tempo.
Il suo fascino è racchiuso nei minareti alò tramonto, nei monumenti storici, nei paesaggi distesi sul Bosforo, nel suono di flauto che riecheggia nei vicoli, negli annunci dei muezzin, nello spaccato umano di una città dove convivono culture diverse.
Istanbul è un luogo dell’anima dove opposte polarità s’incontrano in un abbraccio senza tempo.
A cura di Luigi Del Gaudio