Viaggio nella capitale malese: Kuala Lumpur
Scintillanti grattacieli, mezzi di trasporto avveniristici ed una vita notturna vivace e dinamica: questo e molto altro è la capitale della Malesia, le cui origini risalgono alla fine del 1800 quando un esiguo numero di minatori si insediò in questa zona a seguito della scoperta di un filone di stagno alla confluenza dei fiumi Kelang e Gombak. Kuala Lumpur infatti, o KL come sono soliti chiamarla i suoi abitanti, in lingua malese significa proprio “la città sul fiume fangoso”, nome a dir poco inadeguato per una metropoli che conta più di un milione e mezzo di abitanti. Tuttavia questa frenetica corsa alla modernità e questo costante legame con la tradizione le hanno permesso di renderla unica nel panorama delle altre città asiatiche.
Come la quasi totalità di tutte le metropoli del Sud-Est Asiatico, essa richiede un minimo di adattamento. È, infatti, possibile trascorrerci una settimana senza mai stancarsi; ma anche una toccata e fuga dall’aeroporto solo per ammirare le Petronas Towers, simbolo della sua potenza economica, nonché segno di forte propensione al futuro ed alla modernità.
Un’ottima visita alla città dovrebbe cominciare da Dataran Merdeka, la piazza dell’Indipendenza, dove alla fine degli anni ’50 la bandiera inglese fu abbassata per sempre così da issare la bandiera malese, simbolo del nuovo Stato costituito. L’asta su cui garrisce la bandiera è alta cento metri e pare sia la bandiera più alta del mondo. La piazza sorge su un fantasmagorico prato verde, il vecchio campo da cricket sul quale giocavano gli inglese, che di notte prende vita grazie ad un’attentissima illuminazione che solo in questo angolo del mondo è possibile trovare. I colori ricordano la poesia e l’infinita dolcezza delle storie malesi fatte di bellissime donne dagli occhi neri come la giungla e di regnanti spietati disposti a tutto per trattenere il potere sul proprio territorio.
Poco lontano dalla piazza, invece, sorge il Palazzo più fotografato della città: il Sultan Abdul Samad Building, oggi sede della Corte Suprema e del Museo Tessile. Il Palazzo risulta molto apprezzato dai turisti per il suo stile moresco tipico di queste zone.
Altre “attractions storiche” della capitale malese sono la residenza ufficiale del Re della Malesia dove è possibile assistere, ogni giorno, al caratteristico cambio della guardia. Dopo una lunga visita di molti siti d’interesse culturale, giunge, nelle ore più calde della giornata, il momento del relax: e quale potrebbe essere il posto migliore se non il Kuala Lumpur Lake Garden? Esso è il principale polmone verde della città al cui interno è possibile rilassarsi nei paradisiaci Giardini degli Hibiscus e quello delle Orchidee. Il segreto del perfetto relax in questi giardini, è quello di lasciarsi guidare dai forti profumi che i fiori esotici orientali emanano così da raggiungere uno stato di forte tranquillità grazie anche al silenzio che circonda tutto il parco, in uno stridente contrasto con la frenesia e la modernità che regnano sovrane all’esterno. I nesso vi sono più di ottocento specie di orchidee esotiche malesi e più di cinquecento Hibiscus, il fiore nazionale dello Stato. Continuando la passeggiata in questo tripudio di natura e colori esotici si giunge, infine al Giardino dei Cervi, dove, se si sarà fortunati si potrà avvistare il raro Sang Kancil, il topo cervo delle leggende locali.
Uscendo dal Parco, purtroppo, si ritorna alla frenesia della vita odierna fatta di cemento e di enormi edifici, che come un’odierna torre di Babele, si illudono di arrivare a toccare il cielo.
Uno dei simboli della Moderna Kuala Lumpur sono sicuramente le Petronas Towers, che con i loro quattrocentoventicinque metri di altezza sono le torri libere più alte del mondo e rappresentano, a livello mondiale il cuore della modernità del Paese.
Ancora una volta un legame forte tra tradizioni locali, religione e modernità esiste nella concezione delle torri, infatti esse sono ispirate ai cinque pilastri dell’Islam, contando ottantotto piani con vetrate dalle quali è possibile avere una vista mozzafiato della città. Il Punto di osservazione delle Torri si trova al quarantunesimo piano, livello sul quale c’è il ponte sospeso che collega le due torri collocato a centosettanta metri di altezza.
Ovviamente, in una capitale orientale non possono sicuramente mancare i Centri Commerciali con tutti grandi marchi legati al Design e alla Moda.
Di certo sarà difficile tornare a casa a mani vuote! Solo a Kuala Lumpur ci sono trenta centri commerciali, alcuni davvero faraonici e tutti con le migliori marche a prezzi accessibili e assolutamente competitivi. Come i sette piani a tema della spettacolare Starhill Gallery o il Berjaya Times Square, il centro commerciale più grande della Malesia con mille negozi e il più vasto parco di divertimenti al coperto di tutto il Paese con cinema Imax 2D e 3D.
Chi ai grandi centri commerciali preferisce le botteghe e gli artigiani, troverà sicuramente curiose le bancarelle per le strade e i mercatini serali, detti anche pasar malam, che offrono la merce più varia, cibi locali e frutta. IlCentral Market è un moderno bazar composto da centoventi negozi dove assistere alla lavorazione di oggetti di artigianato malese fatti a mano e dove comprare tipici souvenir. Gli oggetti più diffusi sono i tessuti batik, i monili indiani, le giade cinesi e i gioielli in filigrana d’argento. Si potranno trovare anche stuoie e borse fatte di foglie di pandano intrecciato, ceramiche, oggetti di ottone e i bellissimi aquiloni dipinti a mano dagli artigiani del Kelantan.
Purtroppo un viaggio nella capitale malese meriterebbe molti giorni così da capirla e assimilare la sua stupenda cultura, ma purtroppo “tempus fugit”, per cui è ora di ripartire lasciando, in un luogo segreto del cuore i forti colori dei parchi nonché la sensazione di essere al di sopra di tutti all’interno delle fantasmagoriche Petronas Towers di Kuala Lumpur.
A cura di Luigi Del Gaudio