Inaugurato l’Agriturismo Convivium ad Arco Felice-Baia.
Il taglio del nastro all’agriturismo “Convivium”, in via Arcofelice vecchio 72 a Cuma, ha regalato alla Campania una struttura di prestigio in uno dei territori che hanno segnato la nascita della cultura e civiltà nel mondo. Cuma rappresenta infatti il più antico insediamento greco presente nella zona continentale dei Campi Flegrei e la più antica colonia greca in Italia. Tra il verde della pineta ed il mare, si erge l’Acropoli dove restano ancora imponenti costruzioni simboli della’antica grandezza di Cuma: il cosiddetto Antro della Sibilla, il Tempio dl Apollo, il Tempio di Giove.
Dall’alto della rupe, guardando ad oriente, si può ammirare l’Arco Felice, che permetteva il collegamento di Cuma con la via Domiziana. Fascino di una storia millenaria (che si identifica con la storia della civiltà occidentale ) e nell’incanto di un paesaggio unico che rappresenta, per bellezze artistiche e paesaggistiche, uno dei luoghi più suggestivi del mondo, una terra dove il mito e la storia convivono e si sovrappongono. Partendo proprio dal grido di Johann Wolfgang Goethe “E’ qui che si resta sbalorditi tra gli eventi della natura e della Storia”, citato da Mario Sirpettino nella premessa della sua opera letteraria “Adriano nei Campi Flegrei”, presentato ad inizio inaugurazione del neonato agriturismo dallo stesso autore e dal vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Mimmo Falco, insieme ai titolari della struttura Bruno Turrà e Mario Cutolo con i suoi figli, è partito l’impegno dei due manager aziendali per offrire un’autentica riscoperta di queste terre. “Una terra che respira e si nutre di un passato che lascia <sbalorditi> gli uomini di ogni tempo e di ogni razza” come Sirpettino cita sempre nella premessa del suo libro. Numerose le autorità di spicco del mondo politico, culturale, imprenditoriale, gastronomico e sportivo che sono intervenute alla serata di apertura del Convivium come l’avvocato Franco Campana ed oltre a Sirpettino e Falco possiamo citare il presidente ed il consigliere dell’Assostampa napoletana rispettivamente Enzo Colimoro e Mario Orlando, Vera De Luca, vice presidente nazionale dei giornalisti europei, e sempre per l’Ordine dei giornalisti il consigliere nazionale Claudio Ciotola ed il revisore conti Riccardo Musto. Il Convivium offre una piscina, campi gioco e percorsi per equitazione, resta chiuso il lunedì ed aperto solo di sera dal martedì al venerdì e la domenica anche a pranzo con una capienza di ospitalità fino a 500 persone ed un ristorante con 250 coperti dove è meglio prenotare al numero tel. 081 8543318 o 333 5860190 per avere la certezza che lo chef Gennaro Giaccio, unitamente al maître Giovanni Marino, possano far gustare a tutti le elaborate leccornie. A Cutolo abbiamo chiesto come è nata l’idea di realizzare questo agriturismo ed ha risposto: ”L’idea nasce per la passione di creare un posto bello che occorreva in zona per passare una bella giornata distensiva a cominciare dall’aperitivo, fatto di vino ed affettati, che io stesso che sono titolare di un centro termale, del Play Off ed un esperto del settore verrò a godere. Realizzeremo un tour archeologico a cavallo e possibilmente con il recupero del cavallo napoletano che ha una sua storia perché fu portato in Spagna durante l’invasione spagnola da parte dei romani divenendo un cavallo andaluso ma che intendiamo riportare qui e sulla nostra estensione agrituristica di 30.000 mq.”. Continuando Cutolo afferma: “Il Convivium, vuole essere non un ristorante ma un punto particolare da dove si parte per vedere i monumenti dell’aria flegrea anche perché siamo in un punto particolare situato al centro dei campi Flegrei con di fronte la Grotta di Cocceio, l’Acropoli ed i nuovi scavi di Cuma. Intendiamo realizzare una cucina vera del territorio attraverso l’utilizzo di soli prodotti di stagione con i suoi sapori, dalle verdure a quant’altro offrono le nostre terre, abbiamo un nostro forno per il pane ovviamente lievitato con criscito (lievito madre) e tutta la carne cotta allo spiedo su carboni di legna, a distanza, in modo che tutti gli ossidi non colpiscano il prodotto commestibile. Ogni sera ci sarà qualcosa allo spiedo e non sarà possibile una scelta da menù perché si mangerà sempre quello che il cuoco ha ritenuto opportuno cucinare per esprimere e far restare impressi i sapori autentici dei nostri cibi. Non cucineremo mai pesce, ma tradizionalmente il giovedì verranno presentati piatti con baccalà nei vari aspetti di cottura, non ci saranno quaglie, perché non presenti nella nostra cultura gastronomica, ma polli e conigli da sempre allevati, nel nostro caso specifico solo con mangimi naturali e nelle nostre campagne. Un ragazzo in gamba: Lauro, con una piccola macelleria a Lucrino ci fornirà i salumi. Il vino sarà esclusivamente prodotto da noi e con la nostra Falanghina e Piedirosso che ha recentemente ottenuto la Doc dalla Regione, avendo noi reimpiantato le nuove barbatelle quattro anni fa”. Passando a quello che maggiormente attira il fruitore di tante belle realtà annunciate, Cutolo ci ha ulteriormente entusiasmato per il basso costo di soli €25.00 per passare una bella giornata in libertà gustando uno squisito pranzo comprensivo di bevande. Se poi si vuole riposare o per una maggiore sicurezza dopo aver bevuto non intraprendere la guida dell’auto sarà possibile prenotare, magari anche per la notte, sempre al costo di € 25.00 pro capite, una delle otto camere del Convivium. Pizza di cipolle, tante frittate con ingredienti prodotti sul posto, due primi di carne cucinati in vario modo ma solo con aromi naturali ed altri piatti, costituiranno un pranzo eccellente. La serata perfettamente riuscita è stata anche allietata da due diversi tipi di musica quella classica da camera interpretata dal duo Carmela Cardone all’Arpa russa con Rino De Felice al violino napoletano De Angelis e la posteggia del duo “I logos” con la voce di Pina Di Grazia e voce-chitarra di Gianni Molino, che scegliendo dal loro repertorio spagnolo portoghese bossa nova e melodici napoletani, hanno mirabilmente prioritariamente interpretato gli ultimi fra scroscianti applausi del pubblico.
A cura di Giuseppe De Girolamo