E’ proprio vero che a volte i sogni diventano realtà ed è quello che si avvera per Luciano Esposito con un progetto ambizioso degno delle sue doti di fashion designer ma al contempo intuito imprenditoriale che da vita al brand VicoliSanti e l’apertura di  un atelier tutto suo in via dei Mille,1 a Napoli.  L’idea nasce dopo un’esperienza ventennale dicollaborazioni e realizzazioni per firme prestigiose come Versus, Dole&Gabbana, Romeo Gigli, Cavalli, Mariella Burani; Gay Mattiolo e Gianfranco Ferrè per esprimere e mettere a frutto il bagaglio di esperienze acquisito, riportandolo nella sua cara Napoli e quindi non solo disegnare ma realizzare le sue creazioni. Lo scopo è di riavvicinare la donna di classe  elegante e raffinata all’abito da sposa ,da cerimonia, da cocktail in modo speciale attraverso un’eleganza attenta a rispettare i dettami della personalità di ciascuna cliente  che si deve sentire  protagonista di un capo disegnato e realizzato appositamente  per lei in modo esclusivo. Lo stile è ricercato, unico ed originale ricorda le signore bon ton degli anni 50 il risultato che si desidera ottenere deve essere incredibilmente chic, di classe, elegante, intrigante ed estremamente sofisticato. A rendere il tutto ancora più prezioso è l’utilizzo e la rivisitazione di stoffe pregiate come stampati, broccato, pizzo, macramè, duchesse in seta, il fresco lana maschile  e applicazioni di ricami preziosi, inserti di perle optical o swarowski. L’obiettivo di Esposito è quello di ridurre al minimo i passaggi delle confezioni di tipo industriale realizzando capi rari ed esclusivi interamente cuciti a mano. Una sfida certamente audace per un mercato che rivolge le attenzioni ad una produzione di massa e commerciale prevalentemente di importazione estera dimentico della manualità dell’artigianato  sartoriale italiano tra il più antico d’Europa, per questo punta a rivalutare un mestiere che traduce l’espressività in arte. Lo stilista napoletano ha inaugurato la sua nuova attività con un defilé che si è tenuto ieri presso l’Istituto di Cultura Meridionale nello storico palazzo Arlotta (Consolato Onorario della Repubblica di Bulgaria), dove 8 modelle hanno portato in passerella 40 capi intercambiabili tra loro.  Il tema della serata era ispirato ai capisaldi di un’epoca anni cinquanta  riproponendo nuove versioni finemente rivisitate di tubini e vestiti alla Audrey Hepburn con placcature oro o con colli francesi, in raso lucido impreziositi di ricami o ancora stampati con motivi geometrici e fiori stilizzati abbinati a cappotti con finte cinture in vita, spolverini avvitati con la ruota, pellicce in visone sintetico di colore rosa a smorzare il tailleur pantaloni  rubato alle linee e tessuti in fresco lana maschili, infine la punta di diamante della serata è stato l’abito da sposa che richiamava lo stile Grace kelly nella sua eleganza e raffinatezza ma allo stesso tempo con rifiniture particolari dedicato ad una donna romantica che racchiude in sé la perfetta sintesi tra bellezza e sensualità. Dunque se avete intenzione di provare l’emozioni dei tempi che furono o ritrovare il vostro fascino e stile non vi resta che visitare le Petit Atelier  dove troverete le atmosfere, il fascino, il lusso e le attenzioni personali degli anni 50  e non solo in un contesto senza tempo dove con la sensibilità, il gusto la classe di Luciano Esposito sarete certe di realizzare un capo esclusivo ed interpretativo del vostro èsprit glamour.

A cura di Natascia Caccavale