La puzza come riscatto del Sud: il nuovo libro di Pino Aprile
La puzza: questa sensazione così strana e così terribilmente negativa, risulta essere positiva e rampa di lancio per un Sud che oramai è allo stremo e non ce la fa più a subire e sopportare i soprusi che da 150 anni imperversano su questa terra.
Proprio “la puzza” è il filo conduttore del nuovo lavoro di Pino Aprile, il grande scrittore meridionalista che parla del Sud sotto una nuova veste.
Ne “Il Sud Puzza”, lo scrittore ripercorre quelle che sono alcune delle pagine più nere della cronaca meridionale, in special modo quella riguardante l’ambiente e l’inquinamento.
Si parla di Terra dei Fuochi e di tutto quello che le eco-mafie hanno fatto e di tutti i crimini perpetrati in quella che una volta era denominata Campania Felix.
Si riferisce dei danni che l’ILVA di Taranto causa all’ambiente circostante, ma soprattutto a coloro che ci lavorano o vivono vicino, come gli abitanti del Rione Tamburi, luogo molto caro allo scrittore in quanto è da lì che lui proviene, ed è lì che lui ha vissuto in prima persona le cose che espone in un linguaggio molto semplice, adatto tutti.
Si racconta del coraggio delle associazioni volontarie o di singole persone, quelli che lui chiama “cancioli”, che sfidano ogni giorno la criminalità organizzata e soprattutto le istituzioni, per cercare di rendere il Sud e i territori da loro maltrattati ed infettati, dei luoghi dove il vivere civile sia il primo pensiero dei cittadini.
Significativo è anche il racconto dell’Indipendente Lucano, giornale della Basilicata, esempio di giornalismo che fa notizia in maniera oggettiva cercando di dare voce e di far conoscere avvenimenti che, se fosse per le istituzioni, non verrebbero mai alla luce.
Il libro è un percorso che parte dalla puzza, dalla descrizione e dall’analisi psicologica, tra le altre cose anche molto forte, della camorra e della criminalità organizzata in generale, per arrivare, infine, alla vergogna. Da questa, secondo Aprile, scatta l’orgoglio per il quale i meridionali stanno combattendo mettendo insieme una rete, inconsapevolmente, che riuscirà sicuramente a rendere libera una terra che da oramai più di un secolo e mezzo libera, non è.
Il Sud Puzza è la voce di tutti quei meridionali, la grande maggioranza oramai, che si dà da fare, sfatando così il mito di abitanti del sud definiti da alcuni “intellettuali” polentoni, plebaglia ignorante.
Il testo potrebbe essere annoverato sicuramente tra quei best-sellers, tanto per utilizzare una parola “inglese” tanto di moda, che dovrebbe essere analizzato e studiato in ogni sua parte, poiché le affermazioni che lo scrittore fa’, sono molto forti e crude, ma allo stesso tempo molto importanti.
Insomma, il grande Aprile è riuscito ancora una volta, questa più delle precedenti, a infondere fiducia, animare e far conoscere ciò che succede nel nostro Sud, il quale non avrebbe voce se lui non ci fosse.
A cura di Luigi Del Gaudio