Venezia
Sono venuti da lontano.
Sapevano chi eri,
ma l’emozione è stata più forte
nel volerti vedere e sentirti vicina
e tutto questo li ha spinti a te.
Hai dischiuso le ali ai tuoi colombi.
Hai messo il mare in festa
con le tue barche
su quelle onde sempre uguali.
Hai aperto le porte
come una padrona fa gli onori di casa.
E tu solo hai permesso l’amore romantico
e hai saputo chiudere gli occhi
nelle notti di luna.
Tu senti da sempre le voci degli amanti
con tutti quei dolci sospiri,
ormai parte
di una stessa commedia
del solito stesso lamento.
E ti senti ormai stanca
e non puoi ribellarti a quel mare,
la tua stessa ricchezza
che adesso ti affonda.
E preferiresti morire,
che sprofondare pian piano.
Venezia mia cara,
è venuto il tuo tempo,
il triste momento
di dirci il tuo addio.
(Luisa de Franchis)
Renzo Paris
Nato a Celano il 1/1/1944. E’ laureato in Letteratura Italiana ed è scrittore narratore
E saggista. Ha insegnato nelle scuole medie e nelle Università. Attualmente vive a
Viterbo dove insegna Letteratura Francese. Ha collaborato con molte riviste come
“L’Espresso”, “Il Corriere della Sera” e per il “Manifesto” ha scritto anche
gratuitamente. Ha approfondito i suoi studi su scrittori come Moravia e commentato
poesie di Falubert, Prèvert e Apollinaire. Tra le sue pubblicazioni ha raccolto le sue
poesie in “Album di Famiglia”. Ha vinto la cinquantatreesima Edizione del Premio
Nazionale Frascati con la raccolta in liriche “Il Fumo Bianco” che sembra quasi un
dialogo diretto con i propri cari, dove l’uomo con la sua fragilità attraverso il Fumo
Bianco ne rimane invischiato. Ha conosciuto Moravia all’età di venti anni che gli
ha pubblicato “Nuovi Argomenti” e attraverso lui gli sono stati presentati
Pier Paolo Pisolini che ha influenzato la sua realistica poetica, Moravia e Penna
Si definisce un poeta che ha scritto romanzi per sciogliere un nodo della sua vita.
E’ un uomo sostanzialmente solitario che non riesce ad immergersi in una
tendenza poetica ermetica. La scrittura la definisce anche un dono psicologico che si
ha. Dedica poco del suo tempo a recensioni giornalistiche, ama i classici stranieri di
Dostoevski, Proust e Stendhal, ma anche poeti come Boudelare e poeti italiani come
Moravia e Svevo. Elsa Morante fu per lui un’ottima consigliera. Ha vissuto gli anni
Settanta scrivendo poesie sull’amicizia e l’amore. Coetaneo di Dario Bellezza suo
grande amico, lo definì il “Fiore della Letteratura del Novecento”.
(Luisa de Franchis)