Al Denza con l’Onorevole Andrea Ronchi, per la rinascita del Mezzogiorno – VEDI IL VIDEO
L’istituto Denza, a Capo Posillipo, ha accolto lunedì 27 gennaio il terzo incontro del ciclo “Il riscatto di Napoli e della Campania, la rinascita del Mezzogiorno”; l’iniziativa – promossa da Azione Meridionale, unitamente al MovimentoUnitario Giornalisti Campania, Associazione studi e ricerche economiche Kompetere, MODAVI Federazione Provinciale di Napoli ONLUS, e l’Associazione Unione per Tutela Diritti del Cittadino – mira a creare un dibattito costruttivo in cui individuare strade e soluzioni ai problemi che, a partire da Napoli, attanagliano la Regione Campania e il meridione tutto.
Moderato da Massimiliano Musto – presidente dell’Associazione KOMPETERE – e presieduto da Mimmo Falco – Presidente di Azione Meridionale –, l’incontro di ieri ha avuto come ospite l’Onorevole Andrea Ronchi, ex Ministro per le Politiche Europee e Presidente dell’Associazione Insieme per l’Italia.
Onorevole, cosa andrebbe cambiato innanzitutto nella politica dei nostri tempi?
Io penso che questa politica abbia bisogno di persone nuove, persone competenti e pulite, che sono l’architrave di qualsiasi tipo di politica onesta.
Cosa ha significato, per lei, partecipare al dibattito?
Essere stato al Denza significa aver portato un piccolo contributo, con il nostro movimento, ad una politica del centro destra che deve ripartire, in special modo, da Napoli e dal Mezzogiorno; è un contributo di donazione a un sud spesso e volentieri depredato. Quella sala, gremita di persone oneste, lavoratrici, non avvezze a “scendere in campo”, impegnate nel sociale e nell’associazionismo, è stato un esempio di contributo sano.
L’eccezionale desiderio di rivincita, l’anelito a costruire una società più giusta ed efficiente è giunto ad essere palpabile in un auditorium attento e presente, a onta dell’inclemenza di uno sferzante temporale che non ha accennato a smettere, e del blackout che ha paralizzato buona parte della città per circa mezz’ora.
Il benvenuto ha avuto luogo con una breve introduzione di Mimmo Falco sullo scopo degli incontri, e sulle difficoltà di Napoli, accentuate più che mai in questi giorni dal maltempo che ne ha ulteriormente intaccato la già tanto maledetta viabilità; il Presidente di Azione Meridionale però, ha proseguito lanciando anche un messaggio di speranza: «facciamo una cosa per la nostra città: mettiamo in moto la nostra intelligenza, la nostra forza. Se facciamo un passo indietro rispetto al nostro egoismo, mettendo insieme tutte le energie positive della città, possiamo determinare un cambiamento». Ricollegandosi a tale input, ha avuto luogo poi l’infervorato intervento dell’Onorevole Ronchi: questi partendo appunto dalla necessità di attivarsi concretamente per un cambiamento della condizione attuale politica e del Paese, ha trattato numerose tematiche «calde» e care agli italiani, in questo momento, più che mai, «particolare».
«Oggi abbiamo di fronte una grande scommessa: credere e far ricredere che la politica non è una cosa brutta. La politica non è un mestiere, ma è lavorare per il bene comune», questo l’inizio di un discorso, al centro del quale ci sono state la classe politica, con le sue inadeguatezze e la conseguente sfiducia dell’elettorato; la necessità di una formazione idonea a creare una futura (e più degna) classe dirigente; l’economia, in corrispondenza con la cattiva gestione degl’innumerevoli attrattori turistici che costellano il Belpaese; la risorsa dei fondi destinati all’Italia dall’Unione Europea, e il corretto impiego degli stessi nella creazione d’infrastrutture, centri di ricerca e sviluppo, e contestualmente di opportunità di lavoro. Particolare rilievo ha assunto anche la tematica della crisi economica – con i suoi sviluppi relativi alla condizione dei giovani e delle imprese – che l’Onorevole ha però detto essere scongiurabile, ponendo in risalto non gli insuccessi e le difficoltà che effettivamente il Paese sta attraversando, ma con l’esempio di quei casi virtuosi – e meno sporadici di quanto si faccia credere –, che con positività mista spirito di sacrificio portano avanti un percorso di vita.
Nello stesso senso sono state orientate le cinque domande, a chiusura dell’intervento, formulate da un’autorevole quanto variegata platea; a interfacciarsi con Ronchi si sono susseguiti Don Michele Barone – specializzato in Teologia dogmatica presso la Pontificia Università Lateranense e collaboratore dell’Osservatore Romano –, Carlo Conte – Vice direttore Generale Formez –, Maurizio Lojacono – membro della Commissione integrata al Tribunale di Napoli –, Tullio Menini – Professore all’Università “Orientale” di Napoli –, Lucio Perone – Consigliere dell’Ordine dei giornalisti della Campania – e, per finire, Marcello Ricciardi – Presidente dell’Unione e Tutela dei Diritti del Cittadino –.
Sebbene rapida, una fondamentale carrellata di testimonianze riportate dal quotidiano di ciascuno degli intervistatori ha concluso il dibattito, contribuendo non solo a ritrarre un’istantanea del momento storico difficile che stiamo attraversando, ma impreziosendola di tutti gl’innumerevoli colori a cui un’intellighenzia con idee chiare, spirito critico e voglia «concreta di fare» possono dar vita.
VEDI IL VIDEO
a cura di Annamaria Cerio