Dire Fare l’Amore: Racconti post-erotici

CopertinaInachisIoDelicato e pieno di spunti di riflessione, è “Dire Fare l’Amore. Racconti post-erotici”, autoprodotto da Inachis Io, pseudonimo di uno “splendido quarantenne”, come ama definirsi l’autore lombardo, citando Nanni Moretti. Attraverso una raccolta di ben quindici racconti, in cui lo scrittore dosa sapientemente passione e dolcezza, egli mostra una nuova panoramica dell’amore, il sesso, i cui particolari più scabrosi vengono mostrati con infinita serietà. Dietro un linguaggio scorrevole, destinato a tutti, semplice, ironico, si nasconde la profondità dei temi trattati: la paura di rapporti reali; il legame tra il potere, il danaro e le donne; la prostituzione, narrata sia con lo sguardo disincantato del cliente – che cerca di colmare i suoi vuoti e i suoi limiti – sia con la fredda consapevolezza di dover controllare le proprie emozioni, avvertita da una escort; l’aumento della tecnologia e del cosiddetto cyber sex; il valore della famiglia e del matrimonio; la malattia; il rapporto tra cibo e piacere; il ricorso a farmaci che possano dare l’illusione di essere più adatti e quindi in sintonia con il proprio corpo; il non accettare lo scorrere del tempo. Inachis Io è un blogger che sfida l’editoria. Non accetta alcun compromesso, si “autopubblica”. Perché? Per amore della libertà. Egli non segue rigide logiche di mercato. Dopo un’esperienza favorevole, col blog http://www.direfarelamore.splinder.com, e il sito www.direfarelamore.it, è il momento della carta stampata. 156 pagine di fantasia, creatività, grande capacità descrittiva e narrativa. Un costo modesto, dieci euro, la possibilità di acquistarlo tramite il sito www.ilmiolibro.it e un unico desiderio: quello di non nascondersi dietro falsi pudori. Grazie alla capacità d’analisi dell’autore, ogni aspetto viene sviscerato, portato al lettore nella sua essenza, tolto di ogni preambolo, mostrato così, nudo, com’è nella realtà. Non colpisce solo la perfetta sintonia tra la parola usata e il pensiero di ogni personaggio, ma anche, e soprattutto, la trama, piena di colpi di scena e finali inaspettati. Non c’è amarezza, in Inachis Io, quanto la comprensione dell’essere umano e delle sue debolezze. È questa la magia di “Dire Fare L’Amore”: la profonda sensibilità dell’autore, palpabile dalle risposte ai commenti ricevuti sulla piattaforma Splinder, e il riportare fuori dalle mura domestiche quella felicità, innegabile, che solo una profonda intesa con la propria partner può regalare, come trapela dalle seguenti parole : “Ho sempre avuto un olfatto molto sviluppato. Ricordo da bambina l’odore accogliente di casa, la cucina rassicurante di nonna, il profumo inebriante del primo ragazzo che ho baciato. E sono qui, nuda, in questa stanza inondata di sole che sente di mare e di estate. Non lo vedo, perché lui mi ha chiesto di bendarmi, ma lo avverto”.

A cura di Lidia Ianuario