Marijuana, l’ipocrisia del conflitto Stato – Mafia nel cortometraggio “Il principio del terzo escluso”
Dal 14 al 21 marzo sarà online sul canale Youtube Oltrecielo.com il cortometraggio “Il principio del terzo escluso” già nel 2012 al Festival di Cannes nella sezione short film corner ed in concorso ai David di Donatello nel 2013.
Una pellicola intensa, che lancia un messaggio: nella lotta Stato-Mafia chi ci rimette è sempre il semplice cittadino vittima di una ipocrisia incessante. Il corto, per la regia di Luigi Scaglione, con Antonello Cossia (attualmente impegnato nella tournee teatrale di Tony Servillo) e Vincenzo Merolla, non emette una sentenza, lo fa velatamente, attendendosela dal pubblico. Ci si interroga su come sia possibile che un ragazzo venga ammanettato per uno spinello mentre lo Stato cieco lascia campo libero al commercio illegale di marijuana.
“VERO” o “NON VERO”: «Non ci sono altre possibilità eccetto queste due»
Da un lato lo STATO, dall’altro la CAMORRA. Non esiste una terza “dimensione”
SINOSSI. Gigi (Luigi Scaglione), studente universitario, il “terzo escluso”, lotta a modo suo contro il sistema “Stato”, rappresentato dal Comandante dei Carabinieri (Vincenzo Merolla). Toni Gargano (Antonello Cossia), un malavitoso, nel sottoscala prepara le sostanze stupefacenti da immettere sul mercato. Santillo Morgia, talpa dei R.O.S., prova a bloccare questo commercio, per far rispettare la legge e guadagnare il plauso dell’opinione pubblica. Tre vite, tre storie, tre livelli narrativi e tre porte su un pianerottolo a scandire Il principio del terzo escluso anche da un punto di vista visivo: lo Stato, la Camorra e… Sono solo due le “verità”, la terza dimensione non esiste o non è dato saperla: Tertium non datur.
UFFICIO STAMPA
Alessandro Savoia