Weekend a Varsavia: un tuffo nella galanteria
C’è un Paese in Europa in cui le tradizioni sono preservate e il solo soggiorno di qualche notte dà sensazioni uniche. Un luogo in cui chi fa ancora il baciamano, chi cede il proprio posto sull’autobus agli anziani, chi porta le borse pesanti e apre le porte alle signore. Per tornare indietro nel tempo non serve costruire futuristiche macchine o aggeggi strani da film, bensì basta saltare su un aereo e dopo tre ore arrivare in Polonia, precisamente in quella che è la sua capitale: Varsavia.
Il centro storico è un tripudio di colori di vita e di monumenti da vedere. Per visitare la città bastano anche solo tre giorni. Essa ha una storia molto travagliata ma ha conservato nel tempo il suo spreto giovane e dinamico. Distrutta quasi interamente dagli avvenimenti bellici della Seconda Guerra Mondiale, è risorta come una fenice dalle proprie ceneri riuscendo, come hanno fatto molte capitali rase al suolo nello stesso periodo, ad andare avanti a riprendere il proprio posto nella storia.
La visita alla città ha inizio dal centro antico, totalmente ricostruito negli anni post-bellici, il quale ha conservato tutti i suoi tratti del grande passato che caratterizza l’arte e lo stile della città. La piazza del mercato, centro di tutte le grandi città polacche, come Cracovia, rappresenta il cuore del centro. La piazza fu creata poco dopo la fondazione della città e per molti secoli fu considerata il cuore di tutta la vita locale. Dalla piazza, costeggiata da alcuni dei più begli esempi di architettura barocca polacca, la strada porta al castello reale chiamato Zamek Kròlewski, danneggiato anch’esso durante l’ultima Guerra e poi ricostruito. Da vedere assolutamente, in quanto vi sono delle belle vedute della città, è la sala dedicata proprio a Bernardo Bellotto, in arte il Canaletto, sugli schizzi del quale oggi vediamo ricostruito il centro storico. Altro monumento, vicino alla Piazza del Mercato è la colonna di Sigismondo III Vasa, artefice del cambio della capitale da Cracovia a Varsavia.
Un percorso da fare in città è sicuramente quello del “tragitto reale”, lungo il quale si incontra buona parte degli edifici storici della capitale. Il percorso si sonda dalla zona della Città Vecchia e del Castello Reale fino al Parco Lazienki Kròlewskie (Bagni Reali) e al Palazzo del Belvedere. La città vecchia pullula di edifici e di Chiese storiche.
per coloro che invece volessero ammirare il panorama della città dall’alto, in mancanza di una “Tour Eiffel”, può salire al trentesimo piano del Palazzo della Cultura e della Scienza, situato proprio nel cuore della zona moderna di Varsavia. Da lassù si possono cogliere la vastità e il verde della capitale, talliate in due dal corso della Vistola. Questo grattacielo di 234 m di altezza fu costruito secondo i canoni del realismo socialista ed è probabilmente il miglior esempio di quella tipologia di architettura fuori dai confini dell’ex-Unione Sovietica.
Per coloro che hanno a disposizione qualche giorno in più, a sei chilometri del Parco Lazienki c’è la residenza estiva del re Giovanni III Sobieski e nota come la “Piccola Versailles”, la quale fu costruira come tributo d’amore del re alla sua sposa per ricordarle la Francia.
Prima di abbandonare la città, per tutti coloro che amano la natura e hanno qualche altro giorno a disposizione, è d’uopo una visita alla foresta d Bialowieza, circa 4 ore di distanza da Varsavia. Una distesa verde incontaminata che vale davvero la pena di vedere. Il percorso può sembrare lungo e complicato ma, di certo, offre scenari unici e che riescono ogni volta ad emozionare. Cosa che può accadere è l’avvistamento di animali tipici della zona che di nascosto cercano cibo o si aggirano lì intorno per trovare un po’ di riposo dopo la lunga giornata.
Insomma Varsavia, come tutta la Polonia è una città ricca di storia, di magici eventi e emozioni uniche che solo l’Europa dell’Est può dare.
A cura di Luigi Del Gaudio