Viaggio in Iran: Le vestigia dell’Antica Persia
La voglia di conoscere e visitare sempre luoghi sconosciuti e autentici, lo ha sempre portato molto lontano; in questi ultimi tempi, visto il declino di molte mete turistiche importanti, alcune destinazioni hanno iniziato ad imporsi sul mercato, anche se solo su quello di nicchia. Una di queste destinazioni “nuove”, ma antiche per storia e cultura, è proprio la Repubblica Islamica dell’Iran.
Esso fa parte dei paesi della cosiddetta Mezza Luna Fertile dove, sin da bambini, ci hanno insegnato che proprio lì è nata la scrittura e l’agricoltura. La civiltà iraniana, dunque. è una delle più antiche del mondo che ha attraversato, indenne i secoli conservando le sue tradizioni.
E’ un Paese immenso per cui visitarlo bene è impossibile se si ha a disposizione solo una settimana. Qualora si abbia poco tempo a disposizione, è consigliabile almeno le città più importanti che possano dare un’idea, seppur generale, della cultura e della vita iraniana.
Il viaggio inizia dalla capitale: Téhéran. Prima visita da effettuare è il suo simbolo: la Torre Azadi che forma un arco; dalla sua cima, alta quarantacinque metri, si può avere una delle più belle viste della città. Dopo aver assaporato quella che è la vista d’insieme della città, è arrivato il momento di gettarsi nelle sue viscere, nel suo bazar, che occupa gran parte del quartiere storico, oggi centro della città. Gironzolare per le sue bancarelle, negozi e laboratori, nel centro di un dedalo di stradine e viuzze, è un vero piacere. Una volta effettuati tutti gli acquisti, ci si può dirigere verso il quartiere amministrativo dove si può ammirare la moschea Shadid Motahari, risalente al XIX secolo ed esempio dell’architettura qajar. Altro quartiere da non perdere è di sicuro Shemiran, dove sono presenti diciotto tra palazzi e residenze dei Pahlavi, con un parco di oltre cento ettari. Luogo d’interesse è il Palazzo Bianco, fatto costruire dallo Chah Riza, famoso per i suoi tappeti e per i suoi mobili francesi.
Fermata intermedia del nostro viaggio, a circa centocinquanta chilometri a Sud della capitale, è la città di Qom. Qui, purtroppo, i non musulmani non possono visitare i monumenti principali, ma una passeggiata nelle strade del centro città è comunque molto interessante per la profonda atmosfera religiosa che vi regna.
Dirigendosi sempre più verso il centro del paese, si arriva a Isfahan, una delle più belle città del paese. Al nord del bazar fatto, come di consuetudine, di vicoli, si trova la Grande Moschea del Venerdì dell’epoca Seldjuq. Conta più di 470 volte. Nella parte sud della Moschea, invece, sorgono due minareti con tonalità blu e turchesi. La Moschea è celebre per i suoi decori ricchissimi come le maioliche oppure le sue stalattiti ornate. Andando verso il centro città, si giunge alla Piazza Reale, simbolo della dinastia safavide e opera dello Chah Abbas il Grande che la rese sua capitale. In fondo alla piazza si riconosce anche il monumentale portale della Moschea dell’Imam.
Poco distante da Isfahan vi è Shiraz, oasi nel deserto. Attualmente centro amministrativo, possiede molte Moschee di notevole pregio artistico come la Moschea del Reggente, famosa per le sue maioliche rosa e verdi. Da visitare anche il mausoleo dello Chah Cheragh per la sua cupola e il suo minareto, sormontato da un tetto dorato. Da Shiraz è possibile raggiungere anche le stupende rovine di Persepoli. Esso s’impone come il sito archeologico più impressionante di tutto l’Iran. Quando il viaggiatore giunge in questo luogo, viene colto da una sorta di smarrimento dovuto alla straordinaria bellezza delle vestigia di questa potente città. Le rovine conservano ancora le scalinate monumentali, interamente decorate di bassorilievi, capolavori dell’epoca achemenide, dinastia costruttrice della città. Il momento perfetto per gustarsi queste rovine sono proprio al tramonto, quando il sole del deserto inizia a diventare un enorme disco rosso e conferisce ai monumenti di acquisire un particolare colorito rosso che conferisce all’area un’atmosfera magica e surreale, quasi come se tutto potesse ritornare com’era quando la città fu costruita.
Ritornando con i piedi per terra e nel presente, viaggio continua verso la città di Yazd, situata tra il deserto di Dasht-é Kevir e quello di Dasht-é Lut. La città si distingue per le sue costruzioni in battuto in mezzo ai laghi salati. Al centro della città, il portale d’ingresso al bazar Chahar Suq allinea le sue tre file di arcate sovrapposte e i suoi due minareti. Nel quartiere Nord, invece, non bisogna perdersi la Moschea blu del Venerdì ornata da fantastiche stalattiti decorate.
Ultima tappa del viaggio è la città di Kerman situata a 1800 metri d’altezza nella regione che porta lo stesso nome, una delle più povere del paese. La città non ha particolari monumenti da visitare tranne la Moschea del Venerdì e il bazar, tipico luogo d’incontro e di scambio del mondo arabo.
L’iran è una terra straordinaria che va gittata a poco a poco, e soprattutto scoperta e conosciuta in ogni sua forma, qui la cultura araba ha dato il suo massimo contributo influenzando l’arte e l’architettura nonché la cultura e le tradizioni.
A cura di Luigi Del Gaudio