FLASH MOB
La poesia ha sempre interagito con altre arti acquisendo ancor più spessore.
Nell’antica Grecia i Cantastorie divulgavano oralmente la poesia, anche accompagnati da strumenti musicali quali la Lira.
All’epoca di Dante Alighieri era un mezzo di intrattenimento letterario ed è noto che alle Corti Medioevali i nobili amavano stupire i loro ospiti con poeti e giullari rendendo le serate piacevoli con temi a sorpresa.
Da qualche anno è nato il Flash Mob evento rapido dove un gruppo di persone riunite per un fine comune assistono a rappresentazioni aventi un tema principale da trattare.
E’ molto semplice comunicare la data e l’ora di questo tipo di incontri perché ci si può avvalere della posta elettronica o di avvisi tramite social network.
I raduni non hanno scopo di lucro ma sono un efficace mezzo per lanciare messaggi politici e pubblicitari.
Si è assistito aI primo Flash Mob nella città di New York nel 2002 ed il fenomeno è giunto in Italia e precisamente a Roma nel 2003 con trecento partecipanti in una libreria di via Del Corso, dove i commessi sono stati messi a dura prova, sommersi da richieste strambe da parte dei partecipanti all’evento.
Il più spettacolare raduno si è svolto su una spiaggia di Capocabana nella Giornata Mondiale della Gioventù. Vi hanno partecipato 1200 vescovi e circa tremilioni di persone unitamente ad artisti ballerini ed hanno ballato tutti insieme.
L’8 dicembre 2009 si è svolta a Napoli una manifestazione a Piazza del Gesù dove trecento persone hanno simulato di cadere a terra colpite da spari di pistola per protestare contro la camorra.
Questo fenomeno ha abbracciato anche il cinema nei film “ Notte prima degli esami” e ”Amici di Letto”.
Nelle manifestazioni inerenti i concorsi di poesia indetti dal Comune di Pozzuoli da me coordinati ed organizzati e le relative premiazioni degli alunni partecipanti, utilizzo questo sistema che mi dà la possibilità di dare all’evento culturale una ricezione del messaggio poetico in maniera più leggera, in tempi che non abbiano una durata maggiore di un’ora, intervallati da rappresentazioni teatrali, recitazione di poesie, esibizioni canore, di danza, di ritmo, di musica ed arte figurativa.
A cura di Luisa de Franchis
Terremoto
Ho lasciato i pensieri
sotto quella montagna di sassi
dove non ci sono più passi.
Ho sperato che la polvere mi coprisse
e mi facesse dimenticare
che è lì che ho lasciato
gli affetti a me più cari
senza poterli salutare.
La mia storia
le mie idee
in un sussulto sono volate via
senza poterle più afferrare
senza possibilità di cambiare
quel triste senso.
Porto scalfito nel mio cuore
per tutta la tua vita quel tuo nome
anche se non rinasce un nuovo giorno
perché con il ricordo è a te che torno.
anche se costruisco un’altra casa
anche se l’erba ricresce rigogliosa.
Anche se liberano le strade
ed anche se costruiscono nuovi ponti
ed anche se ci sono nuovi orizzonti
il tuo sorriso è sempre mio
(Luisa de Franchis)