“Ci sono posti in cui vai una volta sola. E poi c’è Napoli”. Così inizia il regista italo-americano volendo omaggiare la città di Napoli e la sua musica.

Ma l’effetto è contrario: probabilmente dovuto alla scelta sbagliata di mostrare a tutto il mondo un’immagine fuorviante della bella città partenopea. A partire dalle case fatiscenti e sporche, l’immondizia, donne tutte procaci e uomini tutti camorristi, una città insomma immobile nel tempo trascurata e trasandata.

Ma è un tempo passato che ha lasciato spazio ad una città viva, fatta di gente perbene, gente che lavora e che si diverte e che sta cercando in tutti i modi di mettere Napoli al passo con le altre città Italiane.

I pezzi musicali scelti dal regista vanno da quelli storici e bellissimi a quelli moderni ,ma affidati a cantanti come Fiorello,Misia e M’Barka Ben Taleb che niente hanno a che vedere con la musica napoletana.

E’ indubbio che l’intenzione del regista fosse quella di emozionare lo spettatore con brani musicali moderni e tradizionali, raccontando in ordine sparso l’evoluzione della musica partenopea alternando immagini del dopoguerra a quelle di Caruso e Sergio Bruni, ma poco coinvolge il pubblico in sala, risultando spesso monotono e noioso.

Film documentario

GENERE: commedia

REGIA di John Turturro

INTERPRETI: Fiorello, Lina Sastri, Massimo Ranieri,Peppe Barra, Angela Luce, Avion Travel, Raiz, Fausto Cigliano

DURATA: 105 minuti

USCITA: 24 settembre

A cura di Alessia Tritone