Nuvole
come la creta si secca al sole
e mi emoziona ancora guardare
tutte le forme che nel cielo sanno creare
perché oggi so ancora sognare
con gli occhi dei bambini
rapiti dalla fantasia
che animano le cose
come per magia.
Vagano i miei pensieri attenti
perché sono sempre io
in tutti i momenti
(Luisa de Franchis)
RABINDRANATH TAGORE
Nacque a Calcutta il 6 maggio del 1861. Fu uno scrittore, filosofo, drammaturgo e poeta.
Mentre Gandhi si impegnò civilmente per un nazionalismo indiano attuando una politica di trasgressione
alle regole dell’autorità del suo paese, Tagore attraverso il suo impegno civile si prodigò per la creazione di
una nuova India che potesse fondersi con la cultura civile occidentale.
Tradusse molte delle sue opere in Inglese. Proveniente da una famiglia benestante ebbe anche
l’opportunità di poter studiare presso il regno Unito.
La sua eccellente creatività lo proiettò verso varie arti. Si dedicò alla composizione di liriche che lui stesso
musicò, in lavori teatrali, alla pittura a romanzi, amando la Natura e Dio creando un dialogo tra il
Cristianesimo e l’Induismo.
Fu insignito nel 1913 del Premio Nobel per la letteratura e si adoperò per il suo paese facendo costruire
strade, ospedali e scuole dove i ragazzi erano impegnati in lezioni a stretto contatto con la natura,
assistendo a lezioni all’aperto.
Studiò il pensiero di molti poeti bengalesi iniziando a scrivere poesie all’età di otto anni.
Morì il 7 agosto del 1941 e fino alla fine dei suoi giorni si occupò della scuola di Santiniketan.
A cura di Luisa de Franchis