Trapani: la riserva naturale dello Zingaro
Andare per mare rende liberi. Questo l’humanitas-pensiero fatto proprio non solo dai pescatori, ma da tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno provato a bordo di una barca a percorrere questa via del mare e ammirare “la Riserva dello Zingaro”. Un palcoscenico di pura bellezza, dove la natura afferma con tutta la sua forza il suo splendore. Dal grazioso porticciolo di Castellammare del Golfo sono tante le barche che partono alla scoperta di questo angolo di paradiso che costeggia la punta Nord-Est della Sicilia, un’oasi naturale protetta già da tempo dalle leggi dello Stato italiano. Dopo appena dieci minuti di navigazione si giunge nella bellissima baia di Scopello, dove l’incanto dei suoi faraglioni toglie il respiro, come la sua piccola spiaggetta dai ciottoli bianchissimi. A lambire le acque del mare la sua “tonnara”, un monumento che vigila sulla storia di questo scrigno di bellezza. Oggi non ci sono più ne le “mattanze” di tonni, ne le voci dei pescatori che riempivano questo luogo di lavoro. Per la gente del posto affiorano i ricordi di quegli anni, quando tutta la popolazione combatteva l’eterna lotta con il Dio del mare per sfamarsi. Non molto tempo fa, la piccola Scopello è stata scelta come “location” per una “fiction” televisiva di successo “il commissario Montalbano” per la spettacolarizzazione dell’antico sito. Oggi la “tonnara” è custodita da una pro-loco attenta e disponibile con i turisti per una visita dell’impianto. Si prosegue ed è un continuo scoprire di cale e calette, grotte nelle quali è emozionante bagnarsi, il tutto nel rispetto dell’ambiente che ci circonda, considerando che questo tratto di mare è scrupolosamente controllato da un’attenta azione quoditiana dal personale della Capitaneria di Porto, che veicola una nautica da diporto sempre più numerosa e non sempre rispettosa dei regolamenti vigenti per chi ama la navigazione. Completano uno scenario di stucchevole bellezza “cala Marinella”, “tonnarella dell’Uzzo”, “mazza di Sciacca”, ed in lontananza l’araba San Vito Lo Capo , con la sua spiaggia bianca e i suoi profumi che attirano ogni estate migliaia di turisti. La riserva naturale dello Zingaro è possibile percorrerla anche attraverso 7 km di sentieri, sono circa due ore di marcia dove è possibile ammirare una flora e una fauna unica al mondo. Nel 1976 ci fu una vera e propria sommossa del mondo ambientalista e di comuni cittadini. Una cattiva gestione di politiche di intervento sul territorio avevano dato il via a lavori per una strada litoranea che avrebbe distrutto irrimediabilmente un intero eco-sistema. Fortunosamente la protesta ebbe un esito felice e nel 1980 l’Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Sicilia espropriò l’area della Riserva dello Zingaro destinandola ad area protetta. La Riserva naturale dello Zingaro un “unicum” nel senso assoluto del termine, orgoglio dei siciliani, amata dai turisti di tutti il mondo.
A cura di Salvatore Cutolo