Donne
e donne che attaccano solo bottoni
donne attente al presente
e donne che delle loro esperienze
purtroppo non ne rimane niente.
Donne fatali
e donne senza ali
donne piene di ideali
e donne che non sanno aprire agli altri
le loro mani.
Donne che possono spaziare coi pensieri
ed altre che ne prendono solo botte.
Donne che guardano col cuore
e donne che con gli occhi
non possono vedere altrove.
Ed in loro
in ogni viaggio
resta quel che resta.
(Luisa de Franchis)
Fernando Pessoa
Fernando Antonio Nogueira Pessoa nacque a Lisbona il 13 giugno del 1888.
Ben presto restò orfano di padre alla tenera età di 5 anni.
Sua madre si risposò e visse e studiò in Sudafrica.
Trovò lavoro come corrispondente, attività che lo rese sempre libero da orari lavorativi.
Collaborò per la rivista “Portugal futuriste “ ed iniziò ben presto a scrivere poesie in lingua inglese.
Pubblicò anche con nomi fittizi arrivando a scrivere in questo modo lettere a se stesso.
Fu attratto da arti esoteriche e dottrine mistico-filosofiche.
Ebbe solo una significativa storia sentimentale con una sua collega della ditta di import ed esport nella quale entrambi lavoravano, ma la relazione ben presto si interruppe.
A Lisbona a causa di un colpo di stato militare la Repubblica Parlamentare cessò di esistere dando spazio ad un regime salazariano e fu con questi episodi politici che espose le sue teorie sul “Quinto Impero” ,dove una profezia vedeva la ricomparsa del re Don Sebastian morto in battaglia nel 1578 ad Alca Zarquivir con un impero culturale e non militare.
Scrisse una raccolta di poesie in lingua portoghese intitolata “Messaggio” ed in essa traspariva tutta la sua preparazione filosofica, teologica, politica, che gli fece ottenere un premio di 5 mila escudos.
Fece abuso di alcool e questo gli causò una crisi epatica che lo condusse ala morte il 30 novembre 1935.
Il Poeta è stato oggetto di studio e di ispirazione da parte di cantautori come Vecchioni.
A cura di Luisa de Franchis