Meno figli per tutte, è colpa dell’economia ?
Sempre più culle vuote. Prosegue il calo delle nascite in Italia: nel 2013 sono stati registrati all’anagrafe 514.308 nuovi nati, 20mila in meno rispetto all’anno precedente. In 5 anni in Italia sono nati 62mila bambini in meno e anche gli stranieri residenti nel Paese, che negli precedenti avevano in qualche modo sostenuto il dato demografico, cominciano a fare meno figli.
È l’Istat a fare il bilancio con tutti i dati statistici relativi al 2013 che era stato già indicato, nelle stime già diffuse nei mesi scorsi dallo stesso istituto di statistica, l'”anno nero” delle nascite nel quale è stato infatti infatti toccato il minimo storico. Nei dati Istat anche una nota di colore: sui nomi scelti per i piccoli c’è un ‘effetto Bergogliò e Francesco infatti risulta il più gettonato.
I numeri
514.308 nuovi nati, in 5 anni – 62mila. I dati confermano nel 2013 il minimo storico delle nascite. La tendenza alla forte diminuzione delle nascite avviatasi a partire dal 2009 interessa tutte le aree del Paese, anche le regioni del Nord e del Centro che nel periodo precedente avevano sperimentato una fase di aumento della natalità e della fecondità riconducibile in primo luogo alla progressiva diffusione delle nascite con almeno un genitore straniero.
Effetto Papa Francesco per i nomi
Francesco è il nome più gettonato tra i nuovi nati e “si segnala un aumento a partire dal mese di marzo 2013, a seguito della elezione del Sommo Pontefice”, riferisce l’Istat aggiungendo che invece per le bambine i nomi più scelti sono Sofia e Giulia. Tra i figli di stranieri residenti in Italia il nome maggiormente diffuso per i maschi è Adam, per le femmine Sara.
Sotto quota 400.000 i nati all’interno del matrimonio
Si avvertono nei dati demografici le conseguenze del forte calo della nuzialità registrato nel quinquennio (circa 53mila nozze in meno). I nati all’interno del matrimonio, infatti, scendono per la prima volta sotto quota 400 mila: nel 2013 sono appena 380.863, quasi 83 mila in meno in 5 anni.
Meno figli anche per gli immigrati
In lieve diminuzione per la prima volta anche i nati con almeno un genitore straniero (3.239 in meno rispetto al 2012), che ammontano a poco più di 104 mila nel 2013, pari al 20,2% del totale dei nati a livello medio nazionale (il 28% nel Nord e solo l’8% nel Mezzogiorno). Diminuiscono in particolare i nati con entrambi i genitori stranieri, scesi a 77.705 unità nel 2013, 2.189 in meno rispetto al 2012. In leggera flessione anche la loro quota sul totale delle nascite, pari al 15% nel 2013.
A Nord un nato su quattro ha un genitore straniero
In media nel 2013 quasi il 29% dei nati in Italia ha almeno un genitore straniero al Nord e il 23,2% al Centro, mentre al Sud e nelle Isole le percentuali sono rispettivamente l’8,2 e il 7,1%. Le regioni del Centro-nord in cui la percentuale di nati da almeno un genitore straniero è più elevata sono l’Emilia-Romagna (32%), la Lombardia (29%), la Toscana e l’Umbria (26%).