Successo a Tito per il Pizza Master Cup 2014
Ed il calendario dell’UEPTeR prosegue con indiscussi successi
Ospitati da Claudio Santarsiero, ultimamente laureatosi Campione del Mondo, per la specialità “Pizza Dessert”, nel corso del Pizza World Cup svoltosi al Palacavicchi di Roma e che è un ottimo istruttore della “Unione Europea Pizzaiuoli Tradizionali e Ristoratori”, si è svolto a Tito Scalo PZ nel ristorante Sole e Luna il Master Cup di Pizza organizzato dalla UEPTeR. Oltre 80 pizzaiuoli sono accorsi nella cittadina potentina, provenienti prioritariamente da Sud, ma anche da quasi tutte le regioni dello Stivale, isole comprese, e persino dall’estero. I concorrenti, nelle due giornate di gare si sono cimentati anche in più di una, delle varie competizioni che la kermesse prevedeva esprimendo l’arte degli esperti artefici della buona pizza nel preparare, e quindi cuocere nel classico e tradizionale forno a legna, pizze del tipo Margherita DOC, Calzone Doc, Sapori del Sud, Innovativa, Pala, No Glut, Dessert, Margherita Scenografica e Pizza Larga alle quali specialità vanno aggiunte, per la gara, quelle del Freestyle e lo Spaghetto d’Oro. Una delle curiosità che suscitano le gare organizzate dall’UEPTeR presieduta dal maestro pizzaiuolo Cav. Alfredo Folliero, docente della materia, nonché presidente del sodalizio, è proprio la presenza della gara dello Spaghetto nei vari momenti di campionati che nell’intero anno organizza, tutti con gran successo, e che si concludono annualmente al Palacavicchi di Roma con il Pizza World Cup che rappresenta il fiore all’occhiello dell’UEPTeR e dell’Italia intera. Abbiamo quindi voluto chiedere proprio all’inventore di questa gara il perchè e come è nata in lui la decisione di inserire una disputa sullo spaghetto unitamente a quella della pizza. Folliero ci ha detto: ”Io poi che mangio spaghetti tutti i giorni, ho pensato perchè non portare a confronto questo piatto che appartiene alle nostre tradizioni, ma anche alla professione del pizzaiuolo che è stato si potrebbe dire il primo cuoco nelle pizzerie attraverso quello che negli anni 60 era il timballo di pasta o lo spaghettino alla pizzaiola cotti nel forno a legna? Del resto fra i pizzaiuoli (e preciso pizzaiuoli e non pizzaioli perchè tradizionalmente questa era la qualificazione dei veri artisti della pizza e tale deve rimanere per conservare l’arte anche nel nome) noi vantiamo tanti bravissimi chef, anche se poi come me amo cucinare, ma ancor più elaborare una pizza e a quest’ultima mi sono dedicato come suol dirsi anima e corpo”.
L’interruzione e la domanda è d’obbligo, perchè anticamente il ruolo del ristorante era ben distinto da quello della pizzeria, e quindi abbiamo chiesto a Folliero, come mai lui ha voluto unire, ancor più, quello che oggi è ormai immagine diffusa del trovare locali dall’insegna Ristorante- Pizzeria.
Immediata, spontanea, comprensibile e sincera è stata la risposta del gran maestro della pizza che ha affermato: “Ho voluto unire i due elementi di gran gusto, perchè le cose positive sono quelle che quando si ha un’idea occorre divulgarla subito dato che poi altri, se positiva, la copiano. Il motivo che, ancor prima di inserire nei concorsi che organizzo sulla pizza la specialità spaghetto, risalgono ancor prima ai 13 anni che questa categoria è presente nelle competizioni, perchè 15/20 anni addietro notai che i cuochi erano relegati nei propri spazi dietro i fornelli, ma vedendo poi che anche i cuochi hanno cominciato a fare pizza magari quella in teglia o altri tipi, ho capito che le professionalità si erano amalgamate rendendo i pizzaioli chef e viceversa. Oggi come oggi possiamo vedere che, come prima il pizzaiolo era l’attore perchè è sempre stato attraente scoprire e seguire da parte del cliente il lavoro che esercita un professionista della pizza che ha il suo forno in sala, anche per il cuoco che, specialmente oggi, con le cucine visibili attraverso vetrate può creare piatti che suscitano l’interesse visivo del cliente già nella sua composizione ed elaborazione e fra questi c’è anche la pizza, le due professioni sono all’interesse dell’avventore e suscitano gioia di apprezzamento da parte di chi le svolge. Quindi un cuoco, non più segregato in cucina, ma con la possibilità di potersi esprimere anche alla visione del pubblico, che diviene attore come il pizzaiolo”. La manifestazione di Tito ha ottenuto un gran successo anche per l’interessante master tenuto da Folliero, nella giornata iniziale dell’evento, sull’impasto ed altro e principalmente sull’utilizzo di farine d’alto pregio e qualità come quelle del napoletano Molino Caputo, per il pale è intervenuto anche Antimo Caputo titolare di questo prodotto insieme al papà ed al fratello. Giornalisti e Tv, hanno invaso il ristorante ospitante il Pizza Master Cup ed hanno con interesse diffuso l’informazione attraverso gli organi di stampa come le riprese di La Nuova TV in onda su sky 840 e le interviste condotte da Angelo Gallo e Antonio Nicastro.
Della perfetta organizzazione di questa manifestazione, va dato merito a Claudio Santarsiero, titolare del ristorante Sole e Luna che con i suoi 240 posti a sedere accoglie i suoi ospiti deliziandoli con le sue squisite pietanze che poi trovano un ancor più grande godimento nel momento conclusivo attraverso un conto modestissimo (pranzi completo, escluso bevande, circa 15 €) con un rapporto qualità/prezzo veramente di alto spessore di positività. Unitamente a Claudio si sono prodigati, affinchè tutti i convenuti, gareggianti ed invitati, potessero restare pianamente soddisfatti di queste due giornate organizzate dall’UEPTeR, anche l’intera famiglia Santarsiero, compreso il papà che rilevò nel 1996 l’attività creata i suoi genitori nel 1969 come ristorante-albergo e che poi ha ceduto al figlio Claudio, pizzaiuolo dal 2007 ed iscritto all’UEPTeR dal 2010, il quale ha dato una nuova impronta al “Sole e Luna” trasformandolo in solo ristorante-pizzeria. Un locale che nonostante offra pesce freschissimo che da Taranto gli giunge, piatti tipici locali, salumi e latticini di solo produzioni locali con mucche podoliche, riesce ad attrarre la clientela e ad attirarla per prezzo/qualità, come prima detto, grazie alla proprietà della struttura e alla conduzione familiare, elementi essenziali per abbattere i costi. A completare la perfezione in tutto lo svolgimento delle gare non poteva mancare la famiglia Folliero con la moglie moglie Flavia Ferraro, discepolo di Auguste Escoffier, la figlia Tiziana e suo marito, nonché i più storici istruttori del mondo pizza che l’UPTeR vanta.
L’importanza della manifestazione organizzata dall’UEPTeR a Tito è stata chiarita dall’intervista fatta al presidente Folliero che alle nostre domande ha così risposto: “Era importante per l’Unione dei pizzaiuoli che rappresento in campo Europeo, in espansione in campo mondiale anche grazie alla laboriosità dei miei figli in particolare Augusto, svolgere uno dei nostri tornei a Tito dove abbiamo un nostro istruttore Claudio Santarsiero, il quale sta sviluppando il gruppo di allievi, futuri pizzaiuoli, professionisti che con i nostri insegnamenti riusciamo a formare e mettere sul mercato italiano, ma che vanno anche all’estero da dove arriva una sempre maggiore richiesta di lavoro per questa gioventù italiana, ed il far trovare, ancora oggi, un posto di lavoro veramente ci gratifica e ci fa stare bene. Importante era anche dar vita ad un master sulla farina, sulla qualità del prodotto, ed è importante che chi si avvia e riesce a mantenere, ancora oggi, la -Qualità- in un locale, diventa un fattore positivo e superlativo ed allora oggi noi cerchiamo questi posti di tradizione del Sud, dove ci sono tanti prodotti d’eccellenza che l’Italia vanta e che hanno bisogno di una proposizione e di essere ancora conosciuti o maggiormente rappresentati. I Buongustai italiani, europei e di altri continenti ci chiedono di voler mangiare bene e chi meglio dell’Italia può offrire questa possibilità attraverso i suoi vini, i suoi prodotti agroalimentari ed anche il loro corretto utilizzo in base alle informazioni che dobbiamo offrire su di essi? Il master che abbiamo qui realizzato con la presenza di nostri esperti istruttori e me stesso, rappresentano uno dei tanti momenti che stiamo proponendo per la qualificazione del settore come Molino Caputo, che è all’avanguardia ancora artigianale, su un mercato che deve sempre più proteggersi dai prodotti di massa, e che è personalmente intervenuto con Antimo portando il suo contributo professionale. Le gare che sono seguite al Master hanno messo a confronto 80 giovani pizzaioli ed anche questi momenti sono stati positivi e belli anche per l’esperta giuria che li ha giudicati premiando al termine i più meritevoli. I nostri impegni come UEPTeR proseguono con un calendario di tutto rispetto.
Saremo il 26 e 27 gennaio con la – Coppa Mediterranea -a Manfredonia, il 30 e 31 marzo saremo a Frosinone con la – Coppa Italia – , il 2 e 3 maggio a Ronciglione nel viterbese dove si svolgerà l’elezione del – Pizzaiuolo dell’anno – , a metà giugno realizzeremo una bellissima manifestazione con 12 forni con due giornate dedicate alla – Coppa Europea – continuando poi con un divulgare i prodotti di qualità attraverso un – Festival Tour – e termineremo il 2015, nelle le giornate del 6, 7 e 8 ottobre, con il nostro biglietto da visita, da tutti tanto atteso, per lo spettacolo, per i nostri prodotti tipici e l’alta professionalità che mettiamo in campo ed esprimiamo attraverso il Pizza World Cup, che come da anni realizziamo con enorme successo a Ciampino ospitati dal Palacavicchi. Dulcis in fundo stiamo mettendo su qualcosa di carino per riservare a tutti una sorpresa di un show televisivo”.
Prosegue così l’impegno di Folliero per la diffusione dell’autentica pizza, ed anche delle serie rielaborazioni del dischetto di pasta per pizza, farcito con prodotti di gran gusto per i palati di una nuova generazione, ma con l’arte antica della pizza messa a disposizione attraverso i corsi di qualificati Istruttori che sempre più sta creando in ogni regione e zona del nostro Paese esportandoli poi anche all’estero.
Le giornate professionali del sodalizio presieduto da Folliero, si sono concluse con le premiazioni dei vincitori alla presenza di Giuseppe Cosenza presidente della Pro Loco “Gli antichi portali di Tito”.
Il “Superpizzaiuolo dell’anno 2014 del Pizza Master Cup” è Onofrio Cafora, 28enne da San Severo FG, che pizzaiolo da tre anni lavora presso la pizzeria “L’artista di pizza Incoronazione” di Antonio Trivento che subito dopo l’incoronazione ha svelato il suo successo professionale: “quando elaboro una pizza ci metto amore, cuore e anima come i sentimenti che dedico alla mia fidanzata. Oggi sono divenuto un Superpizzaiolo, ma da domani con molta umiltà tornerò al mio lavoro cercando di fare sempre meglio, come il grande maestro Alfredo Folliero ha insegnato a me ed a tanti altri, per conquistare nuovi trofei che sono si medaglie o targhe o coppe, ma sono essenzialmente una professionalità premiata dal popolo e nelle gare da una seria e qualificata giuria presieduta come in questa occasione da un vero ed impeccabile professionista del settore, da tanti anni, il giornalista enogastronomo Giuseppe De Girolamo che ho avuto, in questa occasione, modo di conoscere ed apprezzare anche per i consigli di vita che mi ha suggeriti anche in merito alla professione che esercito. Altro giudice di gara è stato il pluricampione mondiale conquistatore dei più importanti trofei messi in palio per la pizza in campo planetario Cav. Umberto Fornito, poi ancora Enrico Bianchini e Flavia Ferraro, ma era presente anche un altro grande nome e campione del mondo della pizza Marco Di Pasquale. Anche non vincere avrebbe rappresentato per me una grande vittoria, per aver potuto partecipare a questa competizione, ed essere stato giudicato da questi nomi”.
Gli altri vincitori delle varie categorie di gare sono:
Innovativa, 1° Domenico Caserta, 2° Aras Omar, 3° Francesco Santarsiero.
Senza Glutine, 1° Alfredo Petriconi, 2° Stefano Maletto, 3°Onofrio Cafora.
Calzone DOC, 1° Nizar da Bruxelles Belgio, 2° Silvio Muntamu, 3° Rione.
Pala, 1° Antonio Trivento, 2°Angiolo Tramontano, 3° Nunzia Tenace.
Sapori del Sud, 1° classificato Vincenzo D’Aponte, 2° Vincenzo Inne e 3° Mario Giordano.
Dessert, 1° Marek Mok, 2° Aras Omar, 3° Onofrio Cafora.
Margherita DOC, 1° Alfonso Esposito, 2° Angelo Tramontano, 3° Fabio Martinez.
Freestyle, 1° Angelo Tramontano, 2° Onofrio Cafora, 3° Antonio Trivento
Pizza Larga, 1° Alessandro Ceci, 2° Monem Mokreb, 3° Antonio Trivento.
Spaghetto d’Oro, 1° Annarita Magrini, 2° Stefano Naletto, 3° Angelo Tramontano, 4° Leonardo Ceci.
Margherita Scenografica, 1° Leonardo Ceci, 2à Stefano Naletto, 3° Silvio Munteano
L.C.