UN BAMBINO DISPETTOSO
Cara Rossella,
da tempo ho un compagno col quale vado molto d’accordo e tutto andrebbe bene , se non avesse un figlio nato dal precedente matrimonio, alquanto capriccioso e maleducato, per colpa del quale litighiamo spesso. Lui, un bambino di soli 10 anni, pretende che io mi segga dietro in auto quando c’è lui, che scelga il ristorante o la pizzeria dove mangiare oppure di dormire col padre, quando in casa c’è la sua stanza. Per non parlare poi delle parole che dice per ferirmi, però mai in presenza del padre, così da risultare buono ed innocente ed io bugiarda quando riferisco a lui le cose. Insomma avrai capito che ormai si è creato un clima pessimo fra noi e lui, il mio compagno, preferisce evitare incontri quando c’è il figlio, diradando ovviamente le uscite. Inoltre si innervosisce e mi risponde male se gli faccio capire come si comporta il ragazzino. Tutto sta andando a rotoli per causa sua e anche se gli voglio bene e siamo innamorati, ho paura che un litigio definitivo per causa di questo problema, possa farci lasciare per sempre.
Carla
Cara Carla
sicuramente il bambino è vittima di una separazione e questo suo comportamento,secondo me, viene anche dettato dalla madre, che come molte ex, non sopportano chi le ha sostituite, anche se spesso sono loro ad aver preso l’iniziativa di separarsi. Tutto ciò causa una grande vulnerabilità e i nuovi compagni ne fanno le spese. I figli, specie se piccini, non riescono a comprendere il ruolo del nuovo partner e pensando possa sostituire la mamma e il papà od ancor peggio influire sui rapporti affettivi col genitore, così vedono nel nuovo compagno o compagna, un “rivale”, un “nemico” che ruba l’amore ed il tempo destinato a loro. Ma nel vostro caso, il tuo compagno ha anche delle colpe, perché non sa gestire le intemperanze del figlio. Non mi scrivi quanti anni hai tu e quanti ne ha lui, cosa che mi farebbe comprendere un po’ di più la situazione, almeno per darti un consiglio anche se ti esorto ad avere pazienza se veramente, come dici, sei legata a quest’uomo, ed anche molta comprensione, cercando, con maturità, di affrontare amorevolmente il bambino, evitando competizioni e conflitti, affinché col tempo possiate instaurare un rapporto equilibrato che auspichi ad una convivenza serena.
Rossella Argo
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