Successo al Diana per “Azzurro Maledetto”
Continuano con grande successo, gli appuntamenti della domenica mattina al teatro Diana Via Luca Giordano -Napoli. Originale ed apprezzatissima iniziativa, che porta la cultura tra la gente, nel quartiere Vomero, dove giornalisti e scrittori, presentano i propri lavori in anteprima, nella piccola saletta d’ingresso del teatro, che per l’occasione, si trasforma magicamente in un’accogliente platea, piena di armonia e sinergia, che si instaurano tra attori e pubblico. I libri prendono vita e forma, attraverso le letture degli artisti prescelti, mentre lo spettatore diventa critico d’arte, intervenendo e ponendo domande, soddisfatte in ogni singola curiosità. Grande successo ed interesse, ha suscitato Ornella Della Libera, con la presentazione del suo ultimo lavoro “Azzurro Maledetto”. Scrittrice ed autrice di testi di canzoni prevalentemente per ragazzi, nonché Ispettore Capo presso l’Autocentro della Polizia di Stato di Napoli, Ornella Della Libera, nel 2002 ha scritto con Eduardo Bennato e Gino Magunro “Lo Stalliere” canzone vincitrice del 45° Zecchino D’Oro; nel 2005 le viene assegnato con il libro “Tredici casi per un’agente speciale” il premio speciale “ Elsa Morante”, nel 2009 con il romanzo “ Florian del cassonetto” ambedue editi da Rizzoli, il premio “ Elsa Morante Ragazzi” per finire nel 2009 (ma solo per ora, perché la sua carriera sicuramente sarà premiata da altri riconoscimenti), con il premio “Nino Martoglio” per la sezione “Letteratura per l’infanzia”. Autrice di libri per ragazzi, è stata definita poliscrittrice energica, vulcanica (caratteristica tipicamente napoletana), ironica ed anche un po’ folle, tanto da fare il famoso salto e cambio di lettori, passando da un pubblico per ragazzi a quello per adulti, e alla domanda cosa ti ha spinto a questo cambiamento, lei ha risposto : “Il bambino è il lettore più critico, se non è interessato od incuriosito, non sfoglierebbe nemmeno una pagina di un libro, e poiché ho scritto tanto per loro, vorrei seguirli nella crescita, non solo fisica, ma anche culturale, tanto da fargli apprezzare anche il giallo in versione napoletana”. Ornella, con una vena ironica e divertente, con il suo libro, cerca di smorzare con comicità e sorrisi, la triste realtà Stato-Camorra e, come il cittadino partenopeo, non si arrende al destino di questa città, che purtroppo deve scendere spesso a compromessi, chiedendosi fino a dove finisce il buono e dove inizia il cattivo. Della Libera continua affermando:”Se io sono folle? Si, e perché no? Se la follia ci rende non uguale agli altri, ma ci differenzia per essere migliori, io lo sono! I temi emblematici del mio libro sono la dignità, verità ed onestà, ed invito tutti a comportarsi, come tante persone conosciute presenti in sala, che offrono quotidianamente il proprio supporto ed aiuto professionale per il sociale, battendosi quotidianamente contro le impossibilità”. Madrina di battesimo per “Azzurro Maledetto”, edito da Treves, non poteva non essere che la stimatissima amica Donatella Trotta, giornalista de “Il Mattino”, la quale ha avuto tante parole belle per la scrittrice-poliziotta, definendo il romanzo, poetico, fantastico ma anche drammatico, dove la donna poliziotto (la stessa scrittrice), avendo vissuto in prima persona le difficoltà e paure della strada, è riuscita a raccontarle in maniera leggera e comica. L’idea di Azzurro Maledetto, nasce nella splendida e colorata isola d’Ischia, piena di odori ed emozioni, che si sono poi materializzati sulla carta, e vede come protagonista, il commissario Esposito; e se volessimo dare un volto al commissario, sarebbe quello del grande attore Maurizio Casagrande. Infatti Ornella Della Libera, lo definisce suo “Muso Ispiratore”, in quanto attore speciale napoletano, che ci rappresenta con umiltà e semplicità nella vita quotidiana. La sua comicità mette allegria solo nel guardarlo, ma quando poi all’espressione del viso si aggiunge la voce, la magia è fatta! Ci trascina in un vortice di risate, che ci portano a pensare quanto sia bella Napoli ed i suoi napoletani. Infatti la lettura del romanzo, grazie a Casagrande, che ha reso omaggio alla scrittrice, si è trasformata in commedia teatrale, riuscendo a trasmettere le emozioni (anche visive), che la scrittrice vuole comunicare ai suoi lettori. Perseguitato quasi alla follia dall’autrice, hanno materializzato questo pensiero, augurandosi che possa diventare presto una rappresentazione teatrale o forse anche una fiction televisiva, in risposta a Gomorra, dove i giovani devono avere come emblema il simbolo del commissario, che lotta per la giustizia, amando la natura e civiltà, abbandonando l’idea del mafioso, come simbolo da imitare che si trasforma in eroe con i suoi comportamenti camorristi, e vincitore in una società malata. Il commissario Esposito, è un uomo onesto, solitario, vive per scelta in barca a vela, dove l’infinito del mare lo appaga; gira per Napoli in bicicletta, e possiede un diario di bordo, per dare voce ai suoi sentimenti più nascosti che non riesce a manifestare. Lotta contro una città scostumata, e senza regole, affiancato dall’Assistente Capo Pappalardo. Fedele collaboratore distratto e grammaticalmente napoletano, si dedica al lavoro, per sfuggire alle maniacali fissazioni della moglie. Pettegolo, “inciucione” e sfaticato, riesce a sapere tutto di tutti, diventando l’archivio storico parlante della Polizia, dei Boss e delle prostitute, mentre una prorompente Ispettrice Caterina Abbondanza , cerca di risolvere i casi, con modi e comportamenti insoliti. La storia si svolge tutta in una notte, bisogna proteggere un Boss di quartiere, si deve sventare un probabile agguato mortale contro di lui, con una squadra di poliziotti poco attenti e delusi dal fatto, che proprio quella sera si sarebbe disputato il derby Napoli-Juve e che non avrebbero potuto goderselo. Azzurro maledetto, perché se Napoli è una città piena di colori e superstizioni, il colore azzurro pastello del cielo viene inquinato da una linea nera che segna il confine tra il bene ed il male, e i simboli come il cornetto e il ferro di cavallo, servono a scongiurare qualsiasi tipo di malocchio, proprio come si evince dalla copertina (foto di Lucilla Minervini). Un invito, in definitiva, a ridare a Napoli, il colore azzurro che si merita, cercando di non abbandonare questa città, ma fare il possibile per salvarla e non farla sentire sola. Grande successo all’evento hanno decretato gli ascoltatori intervenuti,che dopo essersi deliziati con le letture, negli spazi del teatro Diana messo a disposizione da Claudia Mirra, con l’apertura delle porte a servizio del cittadino, hanno concluso la mattinata gustando i roccoco’ ed una torta realizzata perfettamente come la copertina del libro, offerti dalla famosa pasticceria Calise di Ischia, il tutto accompagnato dal caratteristico liquore Rucolino omaggiato dalla ditta Perrazzo Vini d’Ischia. Infine non poteva mancare il brindisi augurale per Ornella e i protagonisti della giornata Casagrande e Trotta, insieme a tutti i presenti, che ha avuto come protagonista la Falanghina spumantizzata “Bonba d’Amore“ offerta dall’azienda di Felicia Annarumma, che richiama il tanto ricercato ed amato vino, bevuto dal commissario Esposito. Azienda, quella di Annarumma che con passione ed impegno con le sue uve Piedirosso, meglio note con il nome di ”Per ‘e Palummo”, proprio quello citato, nel suo libro, dall’autrice di Azzurro Maledetto, si impone sul mercato vinicolo con i suoi “Lacryma Christi” nelle versioni bianco, rosso e rosato; oltre che con la Bomba d’Amore, ottenendo la popolarità del territorio campano con il suo Vesuvio che alle sue falde da origine alle uve di produzione di questi pregiati vini di qualità. Proprio come vuole l’autrice del libro Felicia Annarumma, per la volontà di fare qualcosa per il successo, non solo personale, ma anche e soprattutto della propria regione, si impegna quotidianamente a produrre questi vini e attraverso i suoi prodotti originali, di qualità apprezzabili da tutti perchè di ottimo rapporto qualità-prezzo, e partecipa così alla conoscenza di Napoli, quella Napoli buona ed onesta di Ornella Della Libera.
Sabrina Abbrunzo