Medicina in Arte e….Poesia!
Nella strada dei Pastori scenario magico nel cuore di Napoli l’Associazione Culturale “Napoli Centro Storico” ha organizzato il 20 dicembre 2014 un Concerto di Natale.
La Fondazione Giambattista Vico ha ospitato l’evento presso la sua sede nel Complesso Monumentale di San Gennaro All’Olmo in via San Gregorio Armeno, 35.
La serata è stata organizzata e presentata egregiamente dal Presidente dell’Associazione Dott. Antonio Vitale medico chirurgo ortopedico presso l’Ospedale Pellegrini di Napoli che ha anche cantato e suonato alcuni pezzi. Il dott. Vitale ha studiato presso il Conservatorio di Musica di S. Pietro a Majella .
Il ricavato della serata è stato destinato alla Fondazione per il restauro della Chiesa di San Biagio Maggiore.
Il gruppo “Medicina in Arte” composto da operatori del campo sanitario si è esibito in un repertorio di canzoni classiche napoletane.
Alla chitarra ha suonato e cantato il dott. Luigi Grosso chirurgo della spalla presso l’Ospedale San Gennaro. La dottoressa Leontina Alvano mezzo-soprano ha cantato brani classici napoletani risalenti al 1300. La dottoressa svolge la professione di pediatra di Base presso il distretto NA 1 di Barra Ponticelli.
La dott.ssa Arianna Morabito fisioterapista ha ritmato i brani della serata avvalendosi del Canjon un tipico strumento di percussione peruviano. Il dott. Antonio Ruggiano collaboratore presso la U.O. di Ortopedia dell’Ospedale Pellegrini ha interpretato alcuni brani classici napoletani.
Anch’io ho partecipato con grande piacere ed entusiasmo all’iniziativa declamando alcune mie poesie tratte dal mio terzo libro pubblicato nel maggio 2014 “Avvolta da una rete di emozioni”.
E’ stato destinato anche uno spazio a musicisti in erba, che a mio avviso si sono rivelati dei veri talenti.
La serata si è conclusa con un brano corale che ha coinvolto in maniera attiva il folto pubblico partecipante.
A cura di Luisa de Franchis
I Ceppi
addolcisco i miei pensieri
guardando la bocca del camino
con i suoi ceppi scoppiettanti
avvolti dal velo luminoso della fiamme
che danzano ondeggiando
e salgono impetuose
sulla mia anima invitanti.
La quercia si consuma piano
e diventa cenere man mano
e gli agrumi gettati sulla fiamma
profumano degli odori dell’estate.
Non c’è più inverno
che mi possa rattristare.
La mia vita non è ghiaccio
ma il tepore dei ricordi
e l’energia di quel che verrà