Pino Daniele. Cerimonia al Plebiscito, Sepe: “Ha fatto tanto per la città” – VIDEO
Prima, alla vista della bara, è rimasta senza fiato. Poi ha cantato a squarciagola, con tutta la voce che aveva in corpo. È così che la città di Napoli ha salutato il suo Pino Daniele. In almeno 100mila, stasera in piazza Plebiscito, hanno applaudito, hanno pianto, hanno cantato: tutti insieme, tutti con una unica voce. Hanno detto addio a chi, di Napoli, ha raccontato i mille colori come le carte sporche. E lo ha fatto con un funerale che si è quasi trasformato in un concerto. Pino ha cantato con Napoli e Napoli ha cantato con Pino. L’ultima volta insieme. Roberta non ha fatto che piangere. Quando ha visto la bara marrone coperta di rose bianche è riuscita solo a dire: «Allora è tutto vero». Giovanni ha urlato a più non posso «Forza Pino» quando il feretro è arrivato in piazza. Mentre la piccola Rosa, neanche dieci anni, ha tenuto stretta in mano una candela rossa per tutto il tempo. Anime diverse, quelle stasera in piazza. «Pino c’è stato in tutti i momenti importanti della mia vita – ha detto Cira – oggi non potevo che essere qui». E non era l’unica. Era una dei centomila fan sui quali è piombato un silenzio quasi irreale quando la bara è arrivata sul palco. Nessuno urlava, nessuno applaudiva. Come a dire: questo è davvero il giorno dell’addio. Del resto, il cardinale Crescenzio Sepe lo ha detto: «Pino ha amato tanto Napoli e l’ha onorata». Lo ha fatto «in maniera discreta, senza protagonismi nè eccessi raccontandone i volti, le contraddizioni, i chiaroscuri, le bellezze, i mille colori». E anche quella «carta sporca» che tante volte Pino ha cantato era «un atto d’amore», ha sottolineato il cardinale: «Una provocazione per sollecitare il risveglio e il riscatto, un atto d’amore per Napoli terra mia». Già, del resto non è da tutti avere due funerali. A Napoli era già successo, ma solo per Totò. E non a caso stasera, con lo scrittore Maurizio De Giovanni, Francesco Paolantoni, Maria Nazionale, Enzo Gragnaniello, Ciro Ferrara, Alessandro Siani, tra gli altri, c’era anche Liliana de Curtis. Ha sorriso, il volto pieno di rughe di Liliana, a chi ha ricordato che Pino oggi è un pò come Totò. «Ora sono insieme – le sue parole – come ha fatto papà ha raccontato la vera Napoli. Ed oggi Napoli perde tutto».