IL DISTURBO D’ANSIA
L’ansia è uno stato caratterizzato da una sensazione di paura non connessa ad alcuno stimolo specifico. Ciò che la distingue dalla paura vera e propria è la sua aspecificità, spesso derivata da un conflitto interiore.
E’ anche definita come una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura, apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche, come le palpitazioni, dolori al petto, nausea, tremore interno. Può esistere come disturbo cerebrale primario.
L’ansia è costituita da quattro componenti:
la componente cognitva, che comporta aspettative di un pericolo diffuso ed incerto;
la componente somatica, in cui il corpo prepara l’organismo ad affrontare una reazione d’emergenza, includendo tali segni somatici: pallore della pelle, sudore, tremore e dilatazione pupillare;
la componente emozionale, in cui l’ansia causa un senso di terrore o panico, nausea e brividi;
la componente comportamentale, che prevede sia comportamenti volontari che involontari, diretti alla fuga o ad evitare la fonte dell’ansia.
Non sempre l’ansia è patologica, ma è un’emozione comune come la paura, la rabbia, la tristezza e la felicità.
Una buona anamnesi, ovvero la raccolta dalla voce diretta del paziente e/o dei suoi familiari di tutte le informazioni che possono aiutare il medico ad indirizzarsi verso una diagnosi, ed una visita medica sono essenziali per la diagnosi iniziale di qualunque disturbo d’ansia.
Poiché vi è una forte associazione dell’ansia con altri problemi psichiatrici, compresi l’abuso di sostanze e la depressione, la visita medica dovrebbe comprendere il controllo della presenza di uso di droghe iniettate intraveda e precedenti episodi di autolesionismo.
Nel 2005 un’equipe di ricercatori sviluppò un metodo per scoprire i disturbi d’ansia facendo un semplice esame del sangue.
Uno dei disturbi d’ansia che può portare ad una menomazione considerevole è quello generalizzato, un disturbo cronico comune che interessa due donne per ogni uomo colpito. Esso è caratterizzato da un’ansia durevole che non è concentrata su un particolare oggetto o situazione, è dunque, aspecifica o fluttuante. Le persone che hanno questo disturbo, si sentono di temere qualcosa ma sono incapaci di esprimere in modo specifico di che paura si tratti. Temono costantemente, trovando molto difficile controllare le loro preoccupazioni.
Chi è spesso colpito da improvvisi accessi di ansia intensa potrebbe essere afflitto dal disturbo del panico, che prevede la sofferenza di brevi attacchi di terrore ed apprensione intensi che causano tremore e scosse, vertigini e difficoltà respiratorie.
Ancora, la fobia, che riguarda una forte ed irrazionale paura ed esitamento di un oggetto o situazione. La persona affetta, sa che la paura è irrazionale, tuttavia l’ansia rimane.
Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo d’ansia caratterizzato da ossessioni e/o compulsioni. Le ossessioni sono pensieri o immagini angoscianti e ripetitivi che l’individuo spesso realizza essere senza senso. Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi che la persona si sente costretta a
compiere per alleviare l’ansia.
La terapia d’elezione per l’ansia consiste nella prescrizione di farmaci ansiolitici e/o psicoterapia breve basata su tecniche cognitive e comportamentali. Una combinazione delle due può essere più efficace di una delle due presa da sola. Nondimeno, essendo l’ansia la manifestazione emergente di conflitti psicologici più o meno consapevoli, la psicoterapia d’elezione può essere una psicoterapia che indaghi tali conflitti e li metta sotto il controllo della coscienza. In questo senso si mostrano particolarmente adeguate le psicoterapie psicodinamiche.
A cura di Valeria Sorrentino