Cara Rossella,
a causa alcune situazioni accadute ritengo di essere unica responsabile delle mie scelte e delle loro conseguenze mentre altre volte rifletto sull’esistenza del destino, su un disegno esatto che già ë stato stabilito per me e che dirige le mie scelte. Tu che ne pensi?

Barbara

Cara Barbara,
a volte in cose stupide e banali pensiamo di “vedere” i segni del destino, l’indicazione chiara che la strada da seguire é quella; oppure, ripensando ad alcuni accadimenti del passato poco favorevoli, riflettiamo su segni premonitori che ci indicavano di desistere…Insomma cerchiamo di “vedere” ciò che vogliamo vedere ed in questo modo ci rassegniamo a non agire, perché “tanto ë il destino che sceglie per noi…”. Penso che spesso ci siano situazioni “a favore” oppure “a sfavore” che determinino l’iter, ma le decisioni definitive spettano a noi. E se si tratta di circostanze fortunate, si deve essere decisi ed intuitivi così da cogliere al volo l’occasione proprizia o di scappare a gambe levate se l’intuito avvisa che “qualcosa non va”. Importante comprendere che, fortuna o sfortuna, quando si cade in errore dipende unicamente da noi. Eppure, ricordando “situazioni strane” a me accadute, penso che esista un trama, un filo sottile che induca a cambiare strada, scegliendo qualcosa più di un’altra, anche se poi la decisione finale é individuale. Comunque Barbara ti ringrazio per avermi dato la possibilità di rispondere ad un quesito per me considerato “impossibile”. Ho letto non so dov’è che ” La vita non è ciò che ci accade, ma quello che facciamo con ciò che ci accade”. Un abbraccio.

Rossella Argo

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