Mamme on line, tra blog e community un fenomeno inarrestabile
Mamme on line: un trend inarrestabile. Sono digital le mamme di oggi, attive nelle community, e artefici della fortuna di una nuova generazione di blogger mum oriented. La diffusione dei social ha effetti a catena anche sul lato familiare perchè le nuove mamme sono se non proprio ancora native digitali comunque molto capaci di essere al passo con le tecnologie e questo si riflette sia nel boom delle-commerce sia in quello delle community in cui si discutono problemi, si chiedono consigli, si scambiano informazioni ma anche oggetti. Community che diventano veri e propri incubatori, motori anche di nuovi trend. Mammeonline, Pianeta mamma, Mom’s, Network mamas, Goodby mamma, Quimamme, Mammaoggi, Mamme nella rete. Le blogger celebri sono tante, scrivono libri, partecipano a conferenze, ispirano web serie come la mamma imperfetta Silvia Sacchetti. Ecco alcune di loro: Mammafelice (Barbara Damiano), Supermamma (Angela Ercolano), Machedavvero (Chiara Cecilia Santamaria), Non solo mamma (Claudia De Lillo alias Elastigirl), La casa nella prateria (Claudia Porta), Mamma imperfetta (Silvia Sacchetti), Panzallaria (Francesca Sanzo), Mamamò (Roberta Franceschetti e Elisa Salamini), Extramamma (Patrizia Violi), Mamme a spillo (Valentina Piccini). E a Milano si è svolta la quarta edizione del ‘raduno’ Mammecheblog promosso da Fattore Mamma: 310 partecipanti con tanto di premiazione finale andata al progetto Mumadvisor, di Silvia Maria Esposito, un portale dedicato alle mamme milanesi dove si possono recensire asili, scuole, ludoteche, ristoranti, servizi e attività a misura di bambino, assegnando anche un punteggio di gradimento, in un confronto costante con gli altri genitori. Altri progetti premiati : secondo e terzo, ma parimerito, quelli di Silvia Azzolina (I Dodini) e di Serena Errico (BabyGuest), mentre WoMoms di Alessandra Bonadies risulta il progetto più votato in Rete.
Mamme ma non solo: anche zie, quelle giovani in carriera che amano viziare i loro nipotini, si chiamano PANK (Professional Aunt No Kids), e sono promotrici di acquisti on line, abbigliamento e prodotti soprattutto. Proprio su questo digital trend si sta diffondendo in Italia il fenomeno del “baby shower” : la “doccia di regali”, ossia il tradizionale festeggiamento con il quale, negli Stati Uniti si accoglie la futura nascita di un bambino, è secondo le ricerche su Google un trend con Lombardia e Veneto in testa seguite da Lazio e Campania.
La categoria Baby&Kids è quella che nell’e-commerce registra i più alti valori di crescita. Come accade all’outlet on line Privalia, tra i leader in Italia con oltre 377.000 prodotti della categoria acquistati nel 2014, con +14% rispetto al 2013. Su questo tema Privalia Watch, i laboratori di ricerche e analisi di mercato che indagano i consumi degli italiani e i trend in ascesa, ha sviluppato un focus dedicato alle mamme e ai loro acquisti on line in sette punti.
1. LE DIGITAL MUM: CHI SONO E’ un dato di fatto: le mamme online in Italia crescono anno dopo anno, acquistando consapevolezza, autorevolezza e capacità di gestione multicanale. Oggi, le mamme online socie di Privalia equivalgono al 56% del totale dei soci, con una concentrazione, pari al 39% del campione, con figli sotto i 10 anni. E sono proprio loro, in una fascia di età compresa fra i 30 e i 40 anni ad incidere per un valore del 54% sul fatturato delle vendite. Stando ai dati raccolti nell’inchiesta , oggi le mamme che si auto-definiscono digital mum sono l’80% delle intervistate; il 20% si ritiene addirittura una very digital mum, costantemente aggiornata, con una ottima padronanza dei diversi device, social network e dei siti di acquisto online, che sono diventati i loro alleati quotidiani.
2. COME SI INFORMANO E PRENDONO DECISIONI D’ACQUISTO Se il passaparola non demorde e fa ancora da collante per le relazioni più strette, è Internet il vero alleato delle mamme. Il web, infatti, non solo incide sensibilmente sulle due variabili che, secondo la ricerca , fanno da traino allo shopping online (convenienza e possibilità di acquisto h24), ma rappresenta la prima fonte di informazione e confronto per le spese online. Il dato è supportato da quanto dichiarano le socie Privalia interpellate: prima di effettuare un acquisto, le mamme consultano innanzitutto i siti di comparazione di prezzi. Utili, nella fase di reperimento delle informazioni, anche i blog che rimangono tuttora percepiti come una fonte come neutrale e trasparente. La comparazione continua poi a processo di acquisto effettuato. Sono il 40% le mamme italiane – socie di Privalia – che condividono abitualmente online recensioni di prodotti acquistati con amiche o altre mamme. Oggi il confronto con le altre mamme è vitale e determinante.
3. QUALI SONO I DEVICE PREFERITI Mamme dunque social e sempre più multicanale. Se il pc rimane il canale d’elezione – con il 53% delle preferenze – per gli acquisti online Baby&Kids, è il mobile a seguire, a distanza sempre più ravvicinata, con il 47% degli accessi preferenze, grazie allo sviluppo di siti e outlet online sempre più responsive ed evoluti, in grado di adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo utilizzato. Gli uomini preferiscono già l’acquisto in mobilità (55%) all’acquisto online tramite pc (45%).
4. SHOPPING ONLINE: PER CHI? La ricerca fa luce su diversi aspetti dello shopping online. L’online diventa il canale d’elezione per gli acquisti dei bambini, ancor più di quello degli acquisti per se stesse. Ben il 41% del campione delle mamme intervistate dichiara di dividere equamente il proprio budget a disposizione fra bambini e guardaroba per se stesse. E i propri compagni? Il budget speso per loro non è lontanamente comparabile con quello che le donne con figli indirizzano nel settore Baby&Kids. Fatto 100, le donne con figli rappresentano il 79% degli introiti del settore , mentre i papà raggiungono un buon 21%, sfatando il mito che solo le mamme facciano acquisti per i piccoli di casa. Fra queste, a livello nazionale, sono le residenti in Lombardia, poi Lazio e a seguire Piemonte a guidare la classifica delle big spender. Non solo i propri figli, però. Il 63% del campione di socie Privalia utilizza canali di shopping online per acquistare regali per figli di amici.
5. COSA COMPRANO Delle vere “e-shoppaholic”. Le scelte delle smart mum riguardano soprattutto il comparto abbigliamento. L’abbigliamento kids over 5 anni e l’abbigliamento kids per bambini da 2 a 4 anni guidano la top 3 degli acquisti. Seguono le calzature, regalo sempre apprezzatissimo per i più piccoli. Ed è la quotidianità a farla da padrone: oltre l’83% del campione acquista prodotti online per la vita di tutti i giorni. Una buona parte il 17%, sceglie l’e-commerce appositamente per acquisti in concomitanza di occasioni speciali, come compleanni, nascite o cerimonie.
6. MAMME E BRAND L’analisi fa luce anche su un’altra tendenza: la centralità del marchio e la fiducia riposta in esso. Le mamme intervistate affermano nel 65% dei casi di acquistare esattamente gli stessi marchi per se stesse e per i propri figli, soprattutto quando si parla di abbigliamento. Nel paese del prêt-à-porter e del Made in Italy, l’attenzione allo stile rimane pertanto un trend. Non solo per le mamme stesse, ma anche per i più piccoli: il 50% delle intervistate dà un alto valore all’etichetta di essere alla moda, anche per il comparto Baby&Kids.
7. GLI ORARI PREFERITI PER LO SHOPPING ONLINE Si prediligono le prime ore del mattino, al risveglio, per effettuare gli acquisti per i bambini (30% delle preferenze) o il momento del rientro a casa (25%). Mentre i papà che acquistano per i bimbi – percentuale in aumento – sceglie le ore serali.