Uroginecologia: L’ambulatorio delle donne
La stazione eretta conquistata 5 milioni di anni fa dall’uomo, ha indotto un perfezionamento della capacità tonica e fasica della muscolatura che chiude in basso il bacino: il salto, la corsa, i colpi di tosse, la gravidanza, il parto e ogni sforzo muscolare non adeguatamente eseguito e coordinato all’attività respitoria induce la muscolatura del pavimento pelvico ad una risposta di adattamento per sostenere i visceri pelvici (vagina, vescica, utero e retto).
Questo “riflesso di difesa antigravitazionale” è ancora da considerarsi in fase di perfezionamento e non è, a differenza di altra muscolatura del corpo, coscientizzato (il perineo non viene emozionalmente riconosciuto dal cervello), e soltanto la corretta educazione ne può conservare la funzione.
La mancata coordinazione muscolo-respiratoria dovuta alla inconsapevolezza rende il pavimento pelvico estremamente fragile e esposto ai danni inducendo i disturbi uro-ginecologici.
L’ambulatorio di Uro-ginecologia presso il Centro Studi Patologia Pelvica (C.S.P.P.), servizio di alta specializzazione offerto dall’ospedale Buon Consiglio FATEBENEFRATELLI, si propone come l’ambulatorio delle donne che intendono prevenire e curare le disfunzioni del pavimento pelvico.
Lo specialista, il dr. Stefano Miele, responsabile della Unità Operativa Semplice di Uro-ginecologia, afferente alla Unità di Ginecologia e Ostetricia diretta dal dr. P. Iacobelli, ci spiega brevemente cosa si intende per pavimento pelvico.
“Per pavimento pelvico si intende quella regione muscolo fasciale preposta alla corretta funzione del:
tratto urinario – minzione, continenza
tratto intestinale – continenza gas e feci
area vaginale – funzione sessuale – parto
La mancata coscienza di questa muscolatura, la gravidanza, il parto, attività fisica in palestra non correttamente eseguita (contro bilanciare l’aumento della pressione endo-addominale con la risposta riflessa, automatica di sostegno muscolare in espirazione ), induce nel tempo disturbi funzionali (incontinenza urinaria e fecale, insensibilità, vaginismo) che sfociano nel prolasso genitale.
La coordianzione motoria è indispensabile per conservare la corretta posizione nello spazio dei visceri pelvici (vescia, vagine, utero e retto).
La rieducazione del pavimento pelvico corregge e previene i disturbi della funzione muscolare. Il trattamento chirurgico dell’incontinenza urinaria da sforzo, il trattamento chirurgico di lifting vaginale, cistopessi, uretrosospensione, colpoperineoplastica, colpo sospensione eventualmente necessario deve essere integrato dalla riabilitazione per conservare nel tempo i risultati ottenuti e per evitare le frequenti recidive.
Tutte le donne andrebbero educate alla conoscenza della propria muscolatura pelvica, la cui funzione non è ancora oggi, dai medici, dal sistema sanitario e dai media, trasmessa nella maniera adeguata.
Per la prima volta nella storia della medicina, la patogenesi dell’incontinenza e del prolasso è chiara e il trattamento preventivo cancellerà nel futuro disturbi invalidanti ed amozionalmente destruenti della femminilità”.
di Maria Pinto