Amsterdam
Quando si parla di una città come Amsterdam, subito vengono in mente le parole trasgressione e libertà, ma la città olandese offre molto di più del semplice e riduttivo mercato del sesso.
La prima tentazione quando si giunge ad Amsterdam è di salire su uno dei tanti battelli che solcano i canali: attrazione turistica, ma utilissima per avere un primo, forte e coinvolgente colpo d’occhio della città “dei canali”: intrecci di ponti e strade, facciate superbe e casette caratteristiche dal tetto spiovente.
Tollerante e serena, estroversa ed intimista, Amsterdam non ha mai emarginato: il filosofo Baruch Spinoza scriveva di questa città come di una “fiorentissima repubblica, in cui vivono in piena concordia uomini di ogni nazionalità e di ogni confessione religiosa”.
Il problema droga oggi viene affrontato con maggiore severità d’un tempo: un autobus per soccorrere i tossicodipendenti e per fornire metadone circola continuamente e carica gratuitamente chi lo richiede, ma il possesso di più di 5 grammi di droghe leggere così come il commercio e il possesso di quelle pesanti sono considerati reati dalla legge.
Nella vasta e centrale piazza Dam, si può ammirare il Palazzo Reale, visitabile, notevole esempio di classicismo olandese e il museo di Madame Tussauds Amsterdam, filiale dell’omonimo museo delle cere londinese.
Nel centro della città, da ammirare è anche il quartiere di Begijnhof, nel quale si entra attraverso una piccola porta a nord dello Spui: improvvisamente ci si trova di fronte al luogo più celebrato e suggestivo dell’Amsterdam medievale.
Waterlooplein è la piazza del “mercato delle pulci”, dove si può trovare qualsiasi cosa, dall’abbigliamento al cibo. Altro mercato estremamente importante e per cui la città olandese è nota è quello dei Fiori, che si svolge in Konings –plein, lungo tutto il corso dell’Amstel fino a Munt-plein: qui si possono trovare bulbi di tutti i fiori prodotti in Olanda, piante e tulipani.
Amsterdam è nota anche per essere la città natale di Anna Frank: la sua casa è stata eretta a museo, con un percorso itinerante alla scoperta della loro realtà durante la Seconda Guerra Mondiale. Triste, ma da visitare.
E’ piacevole passeggiare lungo i canali ed osservare i caratteristici e particolari paesaggi che vi si pongono davanti. La città non è molto grande, per cui è facilmente percorribile a piedi in qualche giorno.
Per gli appassionati e anche per chi proprio non li può sopportare, due sono i musei principali della città, da visitare assolutamente: il Rijksmuseum, il Museo Nazionale, uno dei più ricchi e celebri al mondo e il Van Gogh Museum, dove sono conservate le maggiori opere del poeta fiammingo.
Amsterdam ha anche molti altri musei minori, che puntano le loro attrattive soprattutto sulla trasgressione: c’è il museo dell’hashish, quello del preservativo, quello della cannabis, quello del sesso (dove è possibile osservare come storicamente si è evoluta l’idea di questo argomento, spesso tabù).
La Damrak è il corso principale della città, collega piazza Dam alla stazione centrale ed è ricco di luoghi in cui mangiare cucine di tutti i tipi o comprare simpatici aggeggi per uso personale.
Poco distante dall’arteria principale, c’è il Quartere a Luci Rosse, che si estende nella zona di Oudezijds Voorburgwal, lungo il canale. Di giorno è facile vedere finestre coperte da drappi scuri, ma di sera o al tramonto, le finestre sono chiare, illuminate da luci rosse, appunto, e dentro visibili ragazze che si offrono agli spettatori: è il mercato del sesso, per cui Amsterdam è soprattutto famosa. Le ragazze nelle vetrine, come vengono chiamate, si lasciano guardare tranquillamente, ma non fotografare.
I mulini a vento, famosi in Olanda, non sono presenti nella città, ma poco fuori, nelle campagne. Ci sono dei pullman che portano in quelle zone e anche questi sono da visitare.
Il tramonto più bello è sul canale, con l’acqua che scorre lenta e un bell’aperitivo tra le mani.
A cura di Roberta Morano