Il Mandarino dei Campi Flegrei
La festa del mandarino dei Campi Flegrei, ha trovato la massima espressione di se, nella serata finale della sua quinta edizione, in una location mozzafiato, l’Hotel “Gli Dei” che nasce proprio alle falde di un antico cratere vulcanico, la Solfatara di Pozzuoli. Un connubio tra antica storia romana, la bellezza paesaggistica di un territorio vulcanico senza eguali come Pozzuoli, per valorizzare il mandarino, antichissimo frutto dalle grandi proprietà organolettiche, prodotto nella zona Flegrea, da sempre protagonista sulle tavole napoletane. Al mandarino, infatti, è stata proprio dedicata una festa, sostenuta dall’associazione no-profit “L’immagine del Mito” che promuove la rivalutazione di quest’agrume dalle grandi proprietà nutritive, al fine di orientare i consumatori verso una scelta di agrumi naturali e non verso prodotti ibridi come i mandaranci e le clementine, basti pensare che l’albero del mandarino, fu piantato a Napoli nei primi anni dell’800. Una vera missione quella dell’associazione, di promuovere e riportare alla luce l’importanza delle eccellenti proprietà nutritive di un agrume che ha sempre rappresentato una rendita economica per la zona Flegrea. Alla luce di ciò, tanti eventi enogastronomici sono stati organizzati a suo favore, diventando il mandarino dei Campi Flegrei, ingrediente principale di tantissime gare gastronomiche, tanto da essere riconosciuto dalla Regione Campania un agrume per eccellenza, inserendolo insieme al liquore al mandarino, nell’anno 2015, nell’elenco dei prodotti tipici della Regione Campania, approvato anche dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Grande merito a un protagonista che porta in tavola profumi, sapori e storia e che ha visto tantissimi ristoratori, pasticcieri, gelaterie e barman competere tra di loro, proponendo nelle loro attività delle ricette al “mandarino”. Nei giorni dedicati alla “Festa del Mandarino dei Campi Flegrei”, iniziati nel mese di dicembre, queste attività che hanno aderito all’iniziativa, sono state giudicate da un pubblico attento (il consumatore) che ha potuto esprimere un voto attraverso delle schede e partecipare poi all’assegnazione dei premi offerti dagli sponsor. I ristoranti aderenti all’iniziativa, che hanno ottenuto il miglior risultato, sono stati in seguito selezionati da una commissione specializzata, e hanno quindi partecipato di diritto alla gara finale del concorso, che si è tenuta all’Hotel Gli Dei. Gennaro Martusciello proprietario dell’Hotel, ha messo a disposizione i propri spazi e la propria cucina ai tanti concorrenti che hanno dato sfogo alla loro fantasia con piatti originali, pratici ed essenziali facendo risaltare il gusto, da un profumo inconfondibile, del mandarino. La gara è stata lunga e impegnativa durata un’intera giornata, e una commissione esperta, composta dallo chef stellato Paolo Gramaglia, Presidente, da Elena Martusciello, dell’associazione nazionale “Le donne del vino”, Milena Tesoro, esperta in gastronomia, Tommaso Esposito, giornalista e da Gennaro Martusciello dell’hotel “Gli Dei”, ha potuto valutare le diverse proposte premiando per l’appunto la semplicità degli ingredienti e la maneggevolezza con cui i concorrenti hanno espresso la loro creatività. Nella serata di gala tenutasi nella stessa giornata, i vincitori sono stati premiati, anche se a ritirare il premio, sono state persone delegate, poiché i vincitori non hanno potuto partecipare, per motivi di lavoro. Al primo posto si è classificato lo chef Dario De Gaetano del ristorante “La Fescina” di Quarto Flegreo con il piatto “Trippa e Mandarino” nel solco della tradizione culinaria locale. Il secondo posto è stato conquistato dal barman Flavio Guadagno del lounge bar “Roof and Sky” di Bacoli con il coktail “Mandarinoska”. Al terzo posto è giunto Roberto Travaglione del ristorante “Le Colonne Marziale” di Caserta con il suo “Migliaccio al Mandarino”. I vincitori sono stati premiati con delle belle sculture di mandarini di porcellana, con foglie in oro, argento e bronzo, secondo la classifica, realizzati dall’istituto Giovanni Caselli. La serata che è stata condotta dalla presentatrice Anna Panella, che ha regalato anche un momento musicale cantato, accompagnata dalle note del bravissimo sassofonista “Pepito Sax”, ed è stata professionalmente servita da giovani promesse della ristorazione italiana, ossia gli allievi dell’Istituto Alberghiero “Gioacchino Rossini” di Bagnoli. Altrettanto impeccabile il servizio di accoglienza per i numerosissimi ospiti, curato dai ragazzi dello stesso Istituto. Presenti all’evento, il Consiglio direttivo de “L’immagine del Mito” composto da Domenico Ferrante presidente, Sergio Pepicelli, Giovanni Guardascione, e Clara Tovecci Patron del complesso turistico il “Ramo D’Oro” di Bacoli, tantissimi sponsor a sostegno della serata che sono sempre i principali promotori d’iniziative, pochi invece i giornalisti che sono l’anima e il cuore propulsore degli eventi, perché riteniamo che quello che si fa con impegno debba essere proiettato all’opinione pubblica per un’espansione e condivisione di quelle iniziative che meritano crescita e sviluppo. Per quanto riguarda noi giornalisti, avendo seguito la precedente edizione di questa manifestazione, posso personalmente dire di avere riscontrato un minore impegno da parte dello chef organizzatore della serata finale, una proposizione di piatti certamente inferiore a quelli dello scorso anno che anche se non sgradevoli hanno rispettato solo le necessità del cercare di soddisfare gli ospiti e quel che più conta, per noi operatori dell’informazione, di avere ricevuto dagli organizzatori quasi nessuna informazione dalla partenza complessiva dell’evento, al suo sviluppo sino alla giornata conclusiva. Permettetemi quindi una ulteriore piccola critica costruttiva, a mio parere quest’anno è mancata la visibilità dell’esposizione dei piatti elaborati dai concorrenti, che danno sempre la percezione della gioia che gli stessi esprimono durante la gara e il dispiacere di non averli potuti premiare direttamente, perché impegnati con il lavoro. E’ mancata quindi l’emozione della convivialità e la condivisione con i veri attori protagonisti dell’evento, che a ogni fine capolavoro hanno la voglia di esprimersi anche loro con parole semplici e pubblicizzare il loro artefatto, perché questi sono i motivi che li spingono a mettersi in gioco continuamente in gare che regalano emozioni, soddisfazioni sacrificando il proprio tempo libero a discapito anche del proprio lavoro. Presenti anche alla serata di gala, ospiti che promuovono iniziative culturali e gastronomiche, per portare alla luce e far brillare prodotti di eccellenza campane tra cui: Amedeo Manzo (Presidente Banca Credito Cooperativo di Napoli), Ferdinando Flagiello e Attilio Montefusco (rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore Generale del Consorzio Promos Ricerche). Giuseppe Sorrentino (Professore ordinario di Neurologia dell’università Parthenope di Napoli), Silvano Gravina (Avvocato Amministrativista), Chiara Cirillo (Docente Facoltà di Agraria di Portici), Giuliana D’Avino (Dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Gioacchino Rossini “ di Bagnoli, Patrizia Isita (nutrizionista, presidente associazione “L’Orto Consapevole”), Anna Abbate (archeologa, presidente Gruppo archeologico Kyme), Teresa Coppola (vice sindaco del comune di Monte di Procida), Luigi Sammarco (Credito, patron dello“Studio Sammarco”), Nunzio Mancino (titolare dell’azienda di fitocosmesi “Profumi di Napoli”), Massimo Schiano (Avvocato penalista), Pierluigi Sanfelice di Bagnoli (Pio Monte della Misericordia di Napoli),per le Pro-loco di Bacoli Giuseppe Illiano e di Ischia Lacco Ameno Pierpaolo Iovinelli.
A cura di Sabrina Abbrunzo