Lo Strillo premia “Il Sognatore”
Grandissima serata ricca di spettacolo e cultura quella del Magazine Lo Strillo, che anche quest’anno, ha premiato cinque personalità, scelte unanime dalla redazione del giornale, che hanno fatto della loro vita uno scopo da raggiungere, spesso a fin di bene. L’evento organizzato per la prima volta lo scorso anno, in occasione del ventennale dello Strillo, è giunto ormai alla sua II edizione, e ha lo scopo di premiare personaggi che hanno saputo sognare, o realizzato i propri sogni, oppure sono dei sognatori, o hanno fatto sognare gli altri. L’evento si è svolto nella Sala Belvedere, della splendida Villa Domi, in via Salita Scudillo, 19/A – Napoli, in una serata luminosa e fredda climaticamente, ma riscaldata dalla gioia dei premiati, dai sorrisi degli organizzatori e dalla sentita partecipazione degli invitati. Anche quest’anno il premio “Il Sognatore” ha riservato agli ospiti momenti di spettacolo musicale, di moda e di cultura, come quella dell’edizione precedente, ma con un pizzico di calore in più. La scultura che è stata realizzata esclusivamente per i vincitori dell’evento, dall’artista Armando Jossa, rappresenta il simbolo di questo modo di vedere la vita e rappresentarla al meglio. Il premio è una scala in salita, e quindi il percorso tortuoso che bisogna affrontare con difficoltà per raggiungere gli obiettivi; la luna in cima, che simboleggia il dono più bello, quasi irraggiungibile, e una stella marina, che richiama il sottosuolo, ossia la terra, perché quando si sogna e si riesce a toccare la luna, bisogna rimanere sempre con i piedi per terra. Tante sono state le sorprese, a parte gli ospiti preannunciati, anche Annamaria Ghedina, direttore vicario de Lo Strillo, e Antonio D’Addio, vicedirettore, hanno sorpreso gli invitati con la loro bravura e dimestichezza nel presentare il concorso, tanto da risultare energici, attivi, simpatici e bravi conduttori, avendo una padronanza della scena da perfetti presentatori professionisti. La Ghedina, ideatrice e organizzatrice del concorso, in collaborazione con il suo amico e collega Antonio D’Addio, hanno realizzato un evento che ha spaziato in tutti i settori, dall’arte allo spettacolo, senza limiti di età, perché il più giovane dei premiati ha solo 18 anni, arrivando a raggiungere anche un pizzico di follia, che serve sempre per realizzare i propri desideri. La serata si è aperta con la citazione di alcuni versi, dedicati alle donne, del poeta Salvatore di Giacomo, recitati dall’attrice e cantante Marianna Mercurio, che ha commosso un po’ tutti, al ricordo di grandissimi poeti e compositori napoletani. Accompagnata poi da due belle voci maschili: Valentino Prato e Genny Avolio, ha dato vita alla serata con dolci note di musica napoletane facendo “sognare” l’esclusiva platea ricca di ospiti illustri. Primo premiato della serata, è stato un giovane ragazzo Andrea Gandini, che nella sua giovane età appena maggiorenne, ha fatto della sua passione per la scultura e l’amore verso le piante, un hobby, realizzando delle uniche opere artistiche, sui tronchi di alberi monchi. Il giovane ragazzo munito di zainetto e attrezzi da lavoro, ha iniziato a scolpire i tronchi tagliati senza vita, presenti lungo le strade di Roma, trasformando appunto delle “brutture” in abbellimenti per la città. E’ stato quindi premiato dallo Strillo, per la genialità della sua fantasia e per amare tanto la natura, a tal punto, da trasformarla in arte, dove in ogni albero tagliato, si possono vedere volti spesso un po’ tristi, che rappresentano il mancato amore verso le piante e i colori e le venature di quelli che, un tempo erano Platani. Hanno consegnato il premio Alberto Alovisi, e Renato Catania. Il secondo personaggio premiato, che ahimè, per i diversi scontri avvenuti in città, per una manifestazione sociale, non ha potuto ritirare il premio a lui assegnatogli, è stato il Sindaco di Napoli: Luigi De Magistris. A lui il riconoscimento come uomo, perché ha dimostrato di fare di tutto per realizzare il sogno di trasformare Napoli, e renderla esportatrice di storia e cultura. Ha ritirato il premio per lui, l’assessore Alessandra Clemente, mentre l’onore di diventare madrina della premiazione è andato all’attrice Eleonora Brown, la ragazzina di nome Rosetta, che nel film “La Ciociaria” ha interpretato la parte della figlia di Sophia Loren, volti indimenticabili del cinema Italiano. Altro premiato, il grande attore, e conduttore televisivo, attivo fin dalla metà degli anni sessanta: Andy Luotto, ora Cuoco, appassionato alla cucina da diversi anni, che ama preparare piatti semplici e gustosi. Hanno consegnato il premio: Giovanni De Vivo Chef Stellato della Costiera Amalfitana, e Mariangela Petruzzelli, giornalista, ideatrice e organizzatrice del concorso dedicato alle donne “Miss Chef”. La motivazione del riconoscimento ad Andy Luotto, è stata per la sua filosofia di far sognare in cucina, basti pensare che si è tatuato una piantina di basilico lungo la sua schiena e altri alimenti su diverse parti del suo corpo (meno male che è alto, almeno cosi, se decide di tatuarsi delle ricette, saranno complete). Personaggio di grande fama, Andy ha dichiarato amorevolmente che Napoli è una città unica al mondo, e che lui ha avuto la fortuna di conoscere sin da bambino, personaggi storici, che gli hanno fatto amare da subito questa splendida e unica città, tanto da sentirsi quasi napoletano con il sogno di essere “aspirante terrone”, e che Napoli, è fatta per sognare, anzi quasi lo pretende e ti chiede di non smettere mai di farlo! Fatina della serata, è stata Maria Giovanna Elmi, la storica presentatrice televisiva, che attraverso lo schermo, è riuscita ad entrare in ogni momento nelle case delle persone, senza bussare alla porta, diventando un volto familiare. Premiata da Marianna Mercurio ed Elena Coccia, la motivazione è stata la sua curiosità di viaggiatrice del mondo, e per essere stata con la sua garbata gentilezza, un punto di riferimento per le famiglie italiane. Onorata e commossa Maria Giovanna Elmi, ha dichiarato la sua gioia di ricevere il premio in una città che con le sue luci, il suo clima e persino baciata dalla luna, aiuta a far sognare le persone. Il quinto premiato è stato lo scrittore e giallista Maurizio de Giovanni, autore delle storie del commissario Ricciardi e di quelle de “I Bastardi di Pizzofalcone” che ha dato con quest’ultima fiction un’immagine stupenda della città partenopea, dove i veri “Bastardi” sono stati degli eroi, raccontando così storie di una Napoli vera, dove c’è gente che deve essere riconosciuta, come cittadini pieni di amore. Hanno consegnato il premio, lo storico giornalista del TG3 Campania, Ermanno Corsi e l’artista Armando Jossa. Ultimo premio, “Il Sognatore” istituito per ricordare la memoria di “Mimì De Simone” storico direttore e fondatore de Lo Strillo, scomparso recentemente, è stato assegnato al giornalista sportivo Rai Gianfranco Coppola. Anche lui però, come il Sindaco, non ha potuto ritirare il premio, perché impegnato con la Rai di Napoli, per i movimenti dei centri sociali. La motivazione è stata quella del giornalista sportivo che con le sue cronache in diretta riesce a far sognare i napoletani. Il premio è stato consegnato simbolicamente dal figlio del “Direttore” Tullio De Simone, che ha ringraziato i presenti per aver partecipato attivamente e con piacere a questa iniziativa, onorando con rispetto la memoria del padre. Una serata viva e accesa dai colori della musica, come quella di Valentino Prato, originario di Secondigliano, cantautore e produttore delle sue stesse canzoni da circa 25 anni, che ha voluto raccontare il suo sogno più grande, quello di dimostrare che un cantante napoletano, non deve necessariamente cantare in dialetto, ma l’importante che abbia una cultura napoletana e che suoni e canti con il cuore. Allegra e divertente come sempre l’artista napoletana poliedrica Lucia Cassini, che si è esibita in uno show cantato coinvolgendo a sorpresa Luca Quartieri, spettatore della sala e genitore di uno dei tanti modelli che ha sfilato durante la serata, in un duetto organizzato all’ultimo momento, che con il ritmo rapper di “Canta Canta Canta Cuncè” suonato e ballato in tutte le discoteche del mondo, hanno animato ancor di più la serata, rendendola frivola, divertente e di successo. Molto attesa e sorprendente anche la performance del mentalista pluripremiato Luca Volpe, applaudito fortemente dagli ospiti, per il suo modo di pensare, “mentalizzare” e realizzare i suoi pensieri. Per finire la voce di Genny Avolio, giovane cantante, portavoce nelle tournée della vera canzone classica napoletana e momenti di moda. Affermati stilisti, hanno proposto la loro linea innovativa fatta di tessuti comodi e semplici, facendo sfilare tra gli invitati, giovani e promettenti modelli e modelle. Apprezzatissima, la splendida linea di Kaftani indossati dalle modelle che hanno fatto da cornice nella consegna dei premi. Una serata che ci spinge a continuare a sognare perché la vita è un dono, e ognuno di noi ha il diritto di realizzarla come meglio crede, attraverso la speranza e i desideri, per raggiungere gli obiettivi della felicità. Pensare, illuderci, sperare sono pillole naturali che aiutano a sentirsi meglio, dando ogni giorno la giusta dose di follia che serve in una vita che ci siamo complicati da soli. Non abbandoniamo le speranze, è questo il messaggio dello Strillo, che ha voluto mettere in evidenza premiando persone comuni e non, che ogni giorno s’inventano qualcosa di nuovo, oppure che sono esempio di vita per come hanno vissuto la loro. E se fossimo noi, uno dei vincitori della prossima edizione? Non ci resta che provare!
Sabrina Abbrunzo