Quando la tecnologia sfida le epoche
Quando si parla di tecnologia oggi si sa, si parla di qualcosa in continua evoluzione, di qualcosa che progredisce così rapidamente da essere spesso troppo avanti rispetto ai tempi ed alle richieste del mercato. Ho 26 anni, quando ero bambino, ascoltavo i 45 giri delle sigle dei cartoni animati che mi regalava mio padre in un mangiadischi rosso, grande quanto una valigetta, un oggetto d’avanguardia per l’epoca, perché portatile. Il tragitto da casa a scuola quando facevo le medie poi lo percorrevo ascoltando la musica dei Queen in una cassetta dentro un Walkman, attaccato alla cintura dei miei pantaloni, e quando sono andato al liceo orgoglioso di poter sfoggiare il mio lettore CD portatile con dentro l’ultimo album dei Red Hot Chili Peppers, il mio compagno di banco mi fece vedere il suo lettore CD, più sottile del mio, che poteva contenere l’intera discografia dei Red Hot Chili Peppers, perché leggeva i CD conteneti gli MP3.
In realtà anche il suo lettore era ormai oggetto da museo, il secchione del primo banco, infatti, aveva gia comprato il primo i.pod, contente tutta la muscia degli appena trascorsi anni ’90.
Per uno della mia generazione che si appresta oggi ad arredare la sua prima casa, passa difficilmente per la testa di spendere 2- 3000 euro per un televisore o uno stereo che entro pochi mesi sarà vecchissimo, magari uscirà in omaggio con i detersivi a prezzi stracciati, e non riuscirà a leggere suoni o immagini che in questo momento nemmeno riusciamo ad intuire.
Impossibile, quindi, parlare di investimento quando si spendono soldi in tecnologie per la casa!
Le cose non stanno proprio così. Anche la tecnologia può conservare, se non aumentare, il suo valore nel tempo. Non è facile scegliere, bisogna prestare attenzione al design dell’oggetto, alla sua originalità, dare uno sguardo alla storia della sua casa produttrice.
Un azienda che ha sempre puntato su queste caratteristiche ad esempio è la Bang&Olufsen.
Trovare in un appartamento arredato negli anni ’70 un giradischi Beogram 4000, non significa certo avere l’impressione di guardare un oggetto vecchio. C’è chi oggi, nell’epoca del digitale e degli Mp3, pagherebbe un occhio della testa per avere nella proprio casa una radio Beomaster 900 del 1964. Datato 1934, di ispirazione Bauhaus, l’Hyperbo 5 RG Steel è un oggetto degno di una tesi di laurea in storia del design, che nel tempo potrà solo aumentare il suo valore. Guardando agli oggetti prodotti nel corso della storia dalla Bang&Olufsen, è legittimo immaginare, che anche fra 10 o 15 anni trovare un Beosound 8, (Soundock per iPhone) sullo scaffale di una libreria nel soggiorno di un appartamento del 2025, farà ancora molta scena. Sono passati infatti 14 anni dalla nascita del Beosound 9000, lettore che incornicia 6 CD dientro uno sportello di cristallo, e che con un raffinatissimo e silenziosissimo meccanismo, passa da un CD alla’altro sbalordendo per la sua raffinatezza anche chi oggi porta in tasca dei lettori musicali, grandi come una spilla, dalla capacità di contenuti di gran lunga superiore a quella di 6 CD.
Nel settore video, poi un BeoVision MX, datato 1985 può dare all’ambiente di un appartamento un atmosfera molto più raffinata e moderna, di quella creata da un “vecchio” Plasma o Lcd comprato 6 mesi fa.
A cura di Mario Criscitiello
Studio Baccanico&D’Anna architetti
www.baccanicoedanna.it