Metastasi
“Non si esce da questo giro. Non si esce. Uscire vuol dire andare incontro alla morte.» «Vi squartiamo i cani in casa davanti agli occhi dei figli, vi ammazziamo i bambini. Non temiamo nulla. La ’ndrangheta ormai ha perso i suoi codici. Corrompe e comanda. Compra e uccide uomini, politici, aziende. Come una metastasi inesorabile, ogni giorno fagocita cellule sane nelle regioni del Nord, arruola un nuovo professionista, avvocato, medico, commercialista che si mette a disposizione.” Questa è la testimonianza di XY, collaboratore di giustizia, per decenni consigliere di fiducia di Franco Coco Trovato (capo di un’alleanza di ’ndrangheta del milanese e del lecchese) che ha aiutato, con le sue testimonianze, a ricostruire i rapporti e le azioni di 30 anni di ‘ndrangheta tra Calabria e Milano.
Un esercito di 1500 persone che dagli anni Settanta controlla non solo il traffico di armi e di droga ma: un’importante quota della liquidità milanese, l’intero sistema di recupero crediti e una buona parte degli immobili commerciali del Nord Italia.
Il ruolo di XY è stato centrale per l’arresto di 200 persone e oggi chiarisce i legami fra politica nazionale, ’ndrangheta e istituzioni locali della Lombardia: trent’anni di mazzette per ottenere licenze edilizie, commerciali e per sfuggire a possibili controlli. Il libro descrive come le amicizie del boss Coco Trovato arrivino fino in Parlamento, negli enti locali per arrivare alle camere di commercio.
Il libro di Gianluigi Nuzzi (Nato a Milano nel 1969, ha già pubblicato per “Chiarelettere” il best-seller “Vaticano Spa”) e Claudio Antonelli non racconta la ’ndrangheta tramite freddi resoconti giudiziari, ma con una telecamera nascosta in presa diretta; è un viaggio da dentro: confessioni, retroscena, storie di sequestri, sgarri e vendette terribili, violenza animalesca, omicidi veri e inventati. Metastasi (edizione “Chiarelettere”) è quindi un libro che può sicuramente essere spunto di riflessioni e ragionamenti (in particolar modo dopo le dichiarazioni di Roberto Saviano durante la trasmissione “Vieni via con me”), oltre che chiarire eventuali dubbi sulla storia recente del nostro paese. Può quindi essere il regalo giusto da lasciare sotto l’albero, con l’implicito suggerimento di : Pensare.
Andrea Sangiovanni