Ceinge e Open Onlus: la scoperta del gene LM01 unisce ricercatori e genitori per la lotta al neuroblastoma
La vita umana va sempre tutelata e preservata, soprattutto se riguarda i bambini. È questo il messaggio di speranza che si avverte nella Sala Conferenze de “Il Denaro”, in Piazza dei Martiri, 58, in una delle zone più belle di Napoli. Moderata da Achille Iolascon, la conferenza stampa ha portato alla luce un’interessante scoperta, mediante un preciso lavoro di ricerca, a livello internazionale, che ha coinvolto John Maris, appartenente a “The Children’s Hospital of Philadelphia”, e due ricercatori napoletani: Achille Iolascon, professore universitario di Biochimica e Biotecnologie Mediche alla Federico II, del Ceinge di Napoli, che ha moderato l’intera conferenza stampa, e Mario Capasso, biologo ricercatore del suddetto centro, che fornisce attività di supporto assistenziale alle AASSLL e AAOO attraverso erogazioni di prestazioni basate sull’impiego delle biotecnologie avanzate a scopo diagnostico, per malattie genetiche, ereditarie ed acquisite, e neoplastiche, nonché sull’effettuazione dello screening neonatale di oltre quaranta malattie congenite del metabolismo. Il Ceinge, Centro di Riferimento della Regione Campania per la Biologia Molecolare Clinica-Genetica di laboratorio e la Diagnostica Molecolare, è stato finanziato dall’OPEN Onlus, Associazione Oncologica Pediatrica e Neuroblastoma, con sede a Salerno, la cui presidentessa, Anna Maria Alfani, ha presenziato con serena emotività al dibattito. Anni ed anni di studio hanno portato all’individuazione del gene LM01, concausa della malattia che ogni anno in Italia colpisce decine di bambini aventi un’età inferiore ai dieci anni, il neuroblastoma.
Notevole è stato anche il contributo, durante l’illustrazione della scoperta, pubblicata su “Nature”, prestigiosa rivista scientifica inglese, di Bruno Bernardi, già primario di oncologia all’Ospedale Gaslini di Genova. Lo studio effettuato dimostra, in sintesi, che le alterazioni genetiche dell’LM01 lo rendono uno degli oncogeni responsabili dell’insorgenza del neuroblastoma, con una predilezione a sviluppare le forme più aggressive della malattia. Un piccolo tassello in quel mosaico che è la ricerca, ma che apre le porte a notevoli sviluppi futuri.
Una sinergia forte, sentita, partecipata, tra medici e genitori, se si considera che l’OPEN, costituita nel 2003, ed operante su tutto il territorio nazionale, è nata a Salerno anche per una ferrea volontà di questi ultimi. Tra gli obiettivi, si evidenzia: il potenziamento della ricerca sul neuroblastoma e sui tumori solidi pediatrici; l’aggiornamento dei medici di base e supportare i centri di eccellenza per la cura e l’assistenza delle patologie oncologiche pediatriche; la possibilità di assistenza domiciliare ai pazienti, al fine di non sradicare i bambini dalle realtà in cui vivono e agevolarne la ripresa psicologica; l’organizzazione di day hospital oncologici nei centri minori, dotandoli di tutti gli strumenti validi al fine della somministrazione delle terapie previste dai protocolli e per i controlli di routine. Per avere maggiori informazioni, è possibile consultare il sito http://www.openonlus.org.
A cura di Lidia Ianuario